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Sega Saturn
Fighters Megamix
Sega | AM2 | Hiroshi Kataoka | Daichi Katagiri | Tetsuya Sugimoto | Hideya Shibazaki
07 10 2021

Molta acqua è passata sotto i ponti dai tempi di IK+, ancora di più da The Way of the Exploding Fist e, a parte qualche canto del cigno, il filone dei picchiaduro bidimensionali sembrava ormai esaurito già nella seconda metà degli anni 90 (salvo poi tornare in auge a intervalli più o meno regolari, sino ai giorni nostri). Uno dei più letali colpi di grazia gli venne affibbiato all'epoca proprio da questo Fighters Megamix che, più di ogni altro, riassumeva l'essenza dei nuovi e scintillanti giochi di lotta poligonali.

Se vogliamo metterla sul piano della catarsi, vi assicuro che non esiste niente di meglio di una combo ben assestata per rilassare i nervi. Se invece si cercano delle scariche di adrenalina, beh, a quel punto non avete proprio scuse per non ripescare Fighters Megamix. Se avete modo di giocarlo con qualcuno che non sia la CPU del Saturn potrete godere veramente dello spirito del gioco, ovvero quello del confronto diretto di abilità, con tutto quello che ne consegue. Contando anche che l'avversario computerizzato non riesce a dare lo stesso divertimento che viene dalle parolacce dello sfidante umano.

A suffragio di ciò immaginate la scena: il vostro avversario ha una quantità di energia talmente bassa che potrebbe essere il QI di un mattone. Sapete che per vincere sarebbe sufficiente alitare in faccia al nemico, ma voi preferite chiudere l'incontro in bellezza, con un atto di violenza estrema e gratuita. Così decidete di donare alla scienza il corpo dello sfidante utilizzandolo come cavia per gli esperimenti di 'crash test' contro muretti (e solo chi ha già giocato Fighting Vipers può capire). L'incontro termina, ma l'umiliazione no: la sequenza di replay è il modo migliore per incattivire il vostro avversario e voi, che pretendete sempre il meglio dai vostri antagonisti, gliela fate sorbire tutta, casomai condita con sghignazzi e ammiccamenti vari.

Per quel che riguarda i pregi e i difetti del titolo, non posso fare a meno di citare, annoverandolo fra i pregi, l'incredibile senso di contatto fisico che i programmatori sono riusciti a dare agli incontri. Ancora fra i pregi possiamo inserire la longevità, data dal numero consistente dei personaggi e degli scenari, e la qualità delle colonne sonore che accompagnano il gioco senza mai divenire elemento di disturbo, forse per il fatto che non raggiungono mai un volume fastidioso. Anche gli effetti sonori sono talmente azzeccati da risultare quasi trasparenti.

Tuttavia, anche fra i difetti, Fighters Megamix riesce a spiccare fra gli altri. Non parlo dei rallentamenti (talmente rari da non fare testo), quanto dell'annoso problema derivante dalla presenza di un personaggio (Grace, nel nostro caso) praticamente invincibile: è sufficiente farle tirare calci continuamente per vincere gli incontri. Senza remissione di peccato. Voi direte: "Non scegliere Grace, allora!". Ottima rimbeccata. Però il solo pensiero mi dà parecchio fastidio. Alla fine di tutto il panegirico, però non posso che alzare il pollice e dire: "Ok!".

[LH3CT]


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