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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

[nuRetro] Sinclair ZX Spectrum
Gluf
RetroSouls
11 02 2019

La 'TeslaRana' (no, non abbiamo la più pallida idea di cosa diavolo sia una TeslaRana...) chiamata Gluf è in grado di accumulare energia calpestando appositi generatori e di ridistribuirla in seguito con il solo impiego delle zampe, scaricandola al suolo. Una capacità a dir poco peculiare, che Gluf deve impiegare per alimentare le piattaforme che compongono i livelli all'interno dei quali si muove. Gluf può però mantenere in circolo soltanto una certa quantità di corrente, il che vuol dire che dopo aver attivato un tot di piattaforme deve obbligatoriamente tornare su uno dei generatori disponibili per fare nuovamente il pieno di energia. E questo è solo il primo dei problemi che l'intrepida TeslaRana deve affrontare.

Gluf è infatti un ibrido tra un gioco di piattaforme e un puzzle game, con la rana che si sposta verso destra o verso sinistra per passeggiare sui blocchi da alimentare o per raggiungere i generatori. Gli scenari sono strutturati su più livelli, con tanto di ascensori energetici da sfruttare per muoversi tra un piano e l'altro, e contengono insidie volte a mettere alla prova tanto le capacità di pianificazione quanto i riflessi del giocatore. Le prime sono indispensabili per calcolare mentalmente il percorso più rapido e sicuro da seguire, il che si dimostra particolarmente importante quando i livelli iniziano a diventare davvero complessi e a proporre passaggi obbligati, salti nel vuoto e piattaforme che scompaiono dopo esser state toccate. I riflessi sono invece richiesti per evitare gli avversari che infestano le ambientazioni, distribuiti in generose quantità dagli sviluppatori e schierati in diverse varianti che vantano specifici aspetti e comportamenti.

Il gioco, alla luce di quanto sin qui esposto, si rivela sin dal primissimo istante divertentissimo, accattivante e impegnativo al punto giusto. La miscela di ragionamento e azione veloce funziona a meraviglia e la voglia di andare avanti, a dispetto delle immancabili difficoltà, non si esaurisce né si affievolisce prima del raggiungimento della conclusione dell'avventura. Come sempre accade con i titoli prodotti dal team RetroSouls, inoltre, Gluf è un piccolo capolavoro di programmazione. I controlli rispondono alla perfezione, l'accompagnamento musicale è gradevolissimo, la grafica non fa alcuna economia in termini di colori e dettagli e lo scorrimento (autentico marchio di fabbrica di RetroSouls) è talmente fluido da aver spinto gli sviluppatori a sfruttarlo sino in fondo, dando al giocatore la possibilità di scorrere la visuale verso l'alto o verso il basso in qualsiasi momento (eccezion fatta per i frangenti in cui Gluf si trova su una piattaforma dotata di un ascensore, chiaramente). In breve, un altro colpo da maestro per Denis Grachev e i suoi talentuosi compari.

[Nyabot]


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