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Sanshiro Dopo una vita passata a eseguire proiezioni d’anca su ignari passanti e bambini capricciosi, un bel giorno Sanshiro ha iniziato a malmenare anche la tastiera del suo vetusto e malandato computer. Il risultato? Le sue recensioni su A.Rea. 21.

[nuRetro] Apple macOS
Toaplan Arcade Shoot'Em Up Collection Vol. 1
Bitwave Games | Tatsujin | Toaplan
31 08 2023

Disponibile anche su:
[ Windows | Linux ]

Twin Cobra, Truxton, Zero Wing e Out Zone: serve davvero aggiungere altro? C'è realmente bisogno di descrivere e 'giudicare' una raccolta che include questi quattro capisaldi della storia di Toaplan? Sì, a ben vedere. Perché non è detto che tutti conoscano i titoli in questione, in particolare se non hanno mai frequentato con assiduità le sale giochi dei bei tempi andati. E perché avere quattro pezzi da novanta a disposizione non è una garanzia di successo per gli sviluppatori: bisogna saper allestire un pacchetto impeccabile, sia dal punto di vista della riproduzione dei giochi che da quello degli elementi di contorno.

Iniziamo però dai titoli inclusi nella raccolta, procedendo come d'uopo in ordine cronologico. Ecco quindi Twin Cobra, ovvero uno sparatutto a scorrimento verticale in cui bisogna guidare un elicottero attraverso le linee nemiche. Si tratta di un fulgido esempio dell'estetica di Toaplan, grafica e sonora: vanta infatti delle scelte cromatiche eccellenti, un'ottima definizione degli sprite e un accompagnamento musicale di prim'ordine. È anche un gioco estremamente difficile, però, e richiede quindi dedizione e pazienza. Affrontarlo con il giusto piglio, a ogni modo, ripaga con gli interessi perché una volta compresi gli schemi di attacco e padroneggiate le caratteristiche delle armi è possibile schiacciare la resistenza dell'armata ostile e ricevere scariche su scariche di endorfine.

Truxton (Tatsujin in Giappone), da parte sua, non ha probabilmente bisogno di presentazioni. È uno dei titoli più popolari tra quelli prodotti da Toaplan, se non addirittura il più amato dagli appassionati del marchio. Lo scorrimento è verticale anche in questo caso, ma l'ambientazione è lo spazio profondo e tanto gli avversari quanto gli armamenti (che siano quelli del giocatore o gli strumenti offensivi in dotazione ai nemici) sono di stampo chiaramente fantascientifico. Il totale cambiamento dello scenario rispetto a Twin Cobra, però, non nasconde in alcun modo i tratti caratteristici dell'intera produzione Toaplan: grafica curata e coloratissima, brani musicali ormai entrati nella leggenda, armi e potenziamenti da studiare con attenzione e un livello di difficoltà tendente al brutale andante. Come nel caso di Twin Cobra, comunque, la perseveranza genera un fiume di soddisfazioni che hanno pochi eguali in questo settore.

Zero Wing è universalmente noto tra i videogiocatori per la sua discutibile traduzione in lingua inglese, il cui culmine è rappresentato dalla storica e involontariamente spassosa frase "All your base are belong to us". Ma c'è ben altro alle spalle di questo nome, ovvero un gran bel gioco. Si tratta di uno sparatutto a scorrimento orizzontale dotato di un sistema di armamento simile a quelli degli altri titoli prodotti da Toaplan, in quanto basato su indicazioni cromatiche che consentono di leggere in un istante i potenziamenti disponibili e di scegliere sempre il più adatto. Dopo aver fatto pratica, s'intende: perché anche Zero Wing impone la perfetta conoscenza delle varie situazioni di gioco, pur risultando leggermente meno coriaceo di molti altri prodotti targati Toaplan.

Out Zone, infine, non è amato come Truxton o conosciuto come Zero Wing, ma onestamente non se ne capisce il motivo. È infatti un titolo davvero eccelso nel quale si procede a piedi, invece che su un velivolo dei giorni nostri o futuristico, abbattendo qualunque cosa si muova lungo gli scenari a scorrimento verticale. La necessità di passare da un'arma all'altra in base alla tipologia dei nemici da affrontare e il sistema di gestione dell'energia aggiungono un pizzico di profondità alla ricetta di base, che potrebbe essere descritta come un'evoluzione di quella di Commando, mentre gli spettacolari boss di fine livello e l'interessante conformazione degli scenari fungono da ciliegine sulla torta. Grafica e sonoro, come ampiamente prevedibile, sono di ottima fattura e la difficoltà generale appare più 'potabile' rispetto alla media della produzione di casa Toaplan.

Sin qui per quel che riguarda i giochi, quindi, e dovrebbe esser chiaro come non ci siano appunti da muovere in tal senso. Ma... come sono stati confezionati? Ebbene, non c'è da preoccuparsi neanche sotto questo aspetto. La possibilità di salvare le partite, la presenza di più varianti territoriali, i filtri che influenzano la visualizzazione della grafica, le impostazioni multiple per la difficoltà, gli aiuti come il fuoco automatico, le cornici da applicare sui bordi dello schermo (che spaziano dalla semplice funzione estetica a un'indubbia utilità), la buona risposta ai comandi e i numerosi aggiornamenti (ben sette, al momento del caricamento di questo articolo) pubblicati dopo l'uscita testimoniano la serietà con la quale gli sviluppatori hanno affrontato dei prodotti così importanti per la storia degli sparatutto. Controllate accuratamente la dotazione di base del vostro computer prima dell'acquisto, però: sebbene Steam parli di un generico sistema operativo a 64 bit come requisito minimo per l'esecuzione dei giochi, tutti i titoli della raccolta richiedono di fatto la presenza di macOS 12 (o superiore) per poter partire.

[Sanshiro]


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