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Goliath Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

Nintendo N64
WCW vs. nWo: World Tour
THQ | Asmik | AKI Corporation
09 07 2023

Non so quanto la cosa possa farmi onore alla mia attuale (e onestamente veneranda) età, ma mi trovo costretto ad ammettere di essere stato un grandissimo fan, almeno in gioventù, delle vicissitudini sportive degli eroi del wrestling americano. Personaggi come Hulk Hogan, Macho Man Randy Savage, The Undertaker, Rugged Hands Ronny Garvin, Bret The Hitman Hart e compagni erano infatti perfetti per accompagnare il pomeriggio dei ragazzini nati intorno alla metà degli anni 70, magari insieme a una tazza di latte con annessa busta di biscotti. Di qui la mia vecchia passione, da tempo sopita, per i giochi dedicati al wrestling, purtroppo deludenti in molti casi.

WCW vs. nWo: World Tour venne invece accolto all'epoca con notevole entusiasmo sia dalla stampa che dal pubblico pagante perché riusciva in effetti là dove molti titoli dello stesso tipo avevano in precedenza fallito, ovvero nel campo della profondità dell'esperienza di gioco. A dispetto di un ritmo relativamente lento, infatti, il prodotto pubblicato da THQ e sviluppato dagli esperti team nipponici di Asmik e AKI proponeva un buon numero di mosse e richiamava efficacemente i veri colpi utilizzati dalle improbabili icone giovanili ritratte sul ring, come i lacci californiani, i 'piledriver', le prese per addormentare l'avversario, i tuffi fuori dal ring e le classiche 'figure quattro'.

WCW vs. nWo: World Tour era inoltre ricco di piacevoli dettagli: i lottatori sottoposti a una torsione del braccio si battevano la spalla offesa con la mano libera, mentre i colpi al volto innescavano copiosi flussi di sangue. Era poi possibile allontanare dalle corde gli atleti costretti al suolo (così da scongiurare l'intervento dell'arbitro e l'annullamento della presa in corso), stringere l'avversario di turno al palo per poi colpirlo con una tempesta di pugni, sfruttare le armi gentilmente fornite dal pubblico ed esibirsi in contromosse spettacolari con cui evadere dalle prese più serrate.

La notevole somiglianza con lo sport reale (per quanto potesse essere reale il wrestling, per carità) era quindi il principale punto di forza del gioco, che poteva comunque far leva anche su altri fattori positivi come la buona veste grafica, le animazioni credibili e il gran numero di lottatori a disposizione, tra i quali brillavano autentici colossi del calibro del già citato Hulk Hogan e del suo nemico di sempre Ric Flair. Le competizioni da affrontare erano infine più che sufficienti, a tutto vantaggio della longevità (sovente deboluccia in questo genere di giochi, perlomeno a quei tempi).

[Goliath]


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