[nuRetro] Sony PlayStation 4
Horizon Chase Turbo
Aquiris Game Studio
27 05 2018
Disponibile anche su:
[ Switch | Xbox One | macOS | Windows | Linux ]
Se c'è una cosa che non fa di certo difetto a Horizon Chase Turbo è la quota dei contenuti disponibili. È infatti possibile affrontare dodici coppe correndo lungo 109 percorsi dislocati all'interno di 48 diverse località, con 31 vetture da sbloccare progressivamente e potenziare con le dodici migliorie meccaniche approntate dagli sviluppatori. È senz'altro la benvenuta, rimanendo in tema di numeri, la sezione multigiocatore locale per un massimo di quattro utenti in splitscreen, così come risulta gradita l'inclusione di due modalità secondarie (dedicate ai tornei e alle gare di resistenza) in aggiunta a quella principale. Chi vorrà, quindi, potrà passare un bel po' di tempo sulle piste di Horizon Chase Turbo, ma... ne vale la pena? Assolutamente sì.
Horizon Chase Turbo è dichiaratamente ispirato a due serie che hanno fatto la storia dei giochi di guida arcade, ovvero Lotus Turbo Challenge e Top Gear. Da entrambe riprende, come prevedibile, la massima immediatezza possibile. Non ci sono manovre complicate da imparare o vetture dal comportamento realistico: si accelera, si frena, si sterza quando è necessario e, nel caso in cui sia disponibile, si innesca una carica turbo che fa schizzare la macchina verso l'orizzonte. La deriva delle auto verso l'esterno o l'interno delle curve è facilmente gestibile, come è giusto che sia in un titolo arcade, e ciò consente di concentrarsi sui sorpassi, sulle altre vetture, sugli ostacoli a bordo pista e sulla raccolta dei gettoni. Questi ultimi sono presenti in quantità variabili su ogni pista e devono essere collezionati nella loro totalità, in congiunzione con l'ottenimento del primo posto in gara, per poter considerare un evento completo al 100%, con tanto di apposita coppa speciale.
Se dal punto di vista della giocabilità Horizon Chase Turbo strizza con decisione l'occhio agli anni 80 e 90, da quello della presentazione grafica il gioco mette in scena una convincente miscela di passato e presente. I meravigliosi colori che affollano lo schermo in tonalità spesso estremamente cariche e i poligoni nudi riportano alla memoria le vecchie glorie dei bei tempi che furono, ma l'elevatissima velocità dello scorrimento e la presenza di diciannove vetture avversarie sui tracciati lasciano intuire un efficace sfruttamento delle tecnologie moderne. Tutt'altro discorso, invece, per quanto riguarda la colonna sonora: Barry Leitch, già noto per aver lavorato sui brani di Lotus, ha scelto di rispettare in pieno le atmosfere sonore dei giochi di guida a 16 bit componendo una memorabile serie di temi musicali dal delizioso sapore rétro.
Il team Aquiris, in definitiva, è riuscito in pieno nell'intento di riportare in primo piano un genere che ha moltissimi estimatori, ma Horizon Chase Turbo non è un gioco per tutti e, in particolare, potrebbe non fare al caso di chi è dotato di ridotte dosi di pazienza. La presenza di venti auto (inclusa quella del giocatore) in pista e la larghezza relativamente ridotta delle strade, per esempio, fanno sì che a volte sia quasi impossibile non rimbalzare a ripetizione contro gli altri concorrenti nel corso dei tentativi di sorpasso, innescando carambole che possono far saltare i nervi. Nei tornei (composti da quattro sfide consecutive), inoltre, i punti assegnati per i piazzamenti variano di una sola unità tra una posizione e l'altra e l'ordine d'arrivo degli avversari è quasi costante tra una gara e l'altra. Ciò vuol dire che, pur vincendo le prime tre corse, è possibile mancare il trionfo complessivo a causa di un solo errore nell'ultima tenzone motoristica, trovandosi così a dover ripetere tutto daccapo. Giocatore tendenzialmente irritabile avvisato, mezzo salvato...
[Goliath]