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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Animaniacs
Konami
12 03 2014

Una delle cose buone dei cartoni animati al sabato mattina era che ti facevano tornare senza traumi alla vita di tutti i giorni, dopo un venerdì notte di cui non ricordavi praticamente niente. Non ho più presente su quale canale venissero trasmessi gli Animaniacs, ma ancora adesso mi basta la sigla per sentire nostalgia di quei venerdì. Ovviamente tanta benevolenza non si può applicare automaticamente a un videogioco, anche se derivato dallo stesso cartoon. Caso vuole però che questo Animaniacs sia stato un buon prodotto.

Portato da Konami anche su Super Nintendo e Game Boy, Animaniacs (Mega Drive 1994) è sicuramente il migliore del lotto grazie al suo gameplay modificato, con in primo piano un giusto equilibrio tra azione ed enigmi. Sempre di platform trattasi e come tale con tutte le fatalità e i meccanismi tipici del genere, ma rispetto alla versione Super NES il passo qui è più tranquillo, il tono beater viene abbandonato e il cervello viene messo alla prova da piccoli blocchi che ostacolano il progresso dei protagonisti all'interno dei livelli. Che sono rispettivamente tre (i protagonisti) e quattro (i livelli: un po' pochini, e anche se a questi se ne aggiunge uno finale la durata resta quella che è). I tre Animaniacs viaggiano in gruppo e possono essere opzionati a turno in base alle loro diverse caratteristiche; gli stage, che si riferiscono a set cinematografici, possono anche loro essere scelti a seconda dei gusti, via mappa annessa. Il riferimento ai film non è poi casuale: nella trama di base i due piccoli Warner Bros più una Warner Sister sono personaggi dimenticati degli anni trenta, abbandonati all'interno della vecchia cisterna dell'acqua degli Studios Warner per interi decenni e ora decisi a fuggire e a rifarsi una vita come proprietari di un negozio vintage.

Stando così le cose, e consistendo il gioco anche in una ricerca di oggetti provenienti dai set, i punti di contatto scenografici col mondo della celluloide sono frequenti e contribuiscono all'atmosfera un po' sofisticata e un po' buffa che era il marchio di fabbrica della serie prodotta da Spielberg. In effetti il nostro Animaniacs per Mega Drive riesce a recuperare molto bene lo spirito del cartoon TV, humour incluso, almeno per quello che può fare un videogioco. In un ambito come questo non è che i controlli siano fondamentali, ma comunque funzionano senza sbavature fatali: il numero di vite obbliga comunque a qualche inevitabile ripetizione di passaggio, come da copione. Più importante è forse la realizzazione tecnica, molto buona come dettaglio grafico e come animazione e meno come dimensione degli sprite, impostati un po' sul piccolo andante. La colonna sonora, varia e orecchiabile, recupera saggiamente i temi originali e contribuisce a far scorrere senza troppa noia la storia, facilitata in tal senso dall'assenza di blocchi veramente impegnativi del gameplay. Anche e soprattutto per questo Animaniacs può rappresentare un souvenir perfetto per i fan del cartone animato anni novanta. Un po' più discutibile la sua sostanzialità come videogioco: un platform gradevole e di classe, insomma, ma davvero esile.

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