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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo Game Boy
Rod-Land
The Sales Curve | Eurocom | Jaleco
18 11 2013

Rod-Land, derivato da un coin-op Jaleco non particolarmente popolare già ai tempi di questa conversione per Game Boy (1993), dimostra i suoi anni ma continua stranamente a funzionare. Almeno come esempio di casual game, da prendere e giocare subito, magari su una console portatile e senza tante storie. Si tratta in pratica di correre attraverso una serie di scene composte da un'unica schermata, cercando di raccogliere i fiori che crescono lungo il paesaggio e tentando nel frattempo di eliminare o evitare i numerosi mostri che pattugliano le piattaforme presenti. Tutto questo avviene perché il cattivo di turno ha rapito la madre delle due piccole protagoniste, imprigionandola dentro una torre al centro di un villaggio, per poi trasformarne gli abitanti in un esercito di mostriciattoli (tipica trama da coin-op da convertire su Game Boy). I livelli possono essere superati in una serie di modi, il più diretto dei quali consiste nell'uccidere tutti i nemici, il che vi porta naturalmente alla scena successiva. Se l'uccisione finisce invece per richiedere troppo tempo i mostri diventano più veloci e aggressivi, un po' come succedeva in Bubble Bobble, costringendovi a fuggire tra piattaforme e scale di collegamento.

Ma il modo migliore, anche se più rischioso, resta quello di arrivare a giocarsi un 'extra game'. In questo caso, una volta raccolti tutti i fiori presenti, gli avversari sopravvissuti vengono trasformati in portatori di lettere dell'alfabeto: se con la loro eliminazione si riesce a comporre la parola EXTRA si otterrà un punteggio maggiorato e una vita bonus. Le sole armi a disposizione delle nostre eroine sono un bastone e delle scarpe magiche con cui fare apparire delle scale suppletive, essenziali per spostarsi rapidamente da una piattaforma a un'altra. Il bastone è ovviamente la vera arma di attacco: i nemici possono essere accalappiati e sbatacchiati fino a scomparire, lasciandosi dietro armi potenziate e punti in quantità. L'azione è semplice, anche troppo semplice, come anche la grafica non appare particolarmente ricercata. Ma ricercato o no Rod-Land continua misteriosamente a divertire, a più di venti anni dalla sua uscita, come pure continua ad apparire visivamente piacevole. L'impostazione ipercolorata della versione NES, molto apprezzata dai collezionisti, qui è ovviamente assente, ma l'effetto finale è più che plausibile, con sprite ben definiti, bene animati e un'atmosfera allegra che ricorda quella dei migliori puzzle game. Il tono generale è sul facile andante, ma la mancanza di password e di punti di salvataggio garantisce un livello di difficoltà comunque adeguato. Un piccolo classico, in somma (solo una quarantina di livelli, tra l'altro), da prendere in considerazione non solo per la sua natura rilassante, ma anche per la sua rarità.

[NO1]


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