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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Nintendo NES
Ice Hockey
Nintendo
05 10 2011

Cosa si può desiderare da un gioco di hockey di chiaro stampo arcade? Un ritmo indiavolato, principalmente, e Ice Hockey non si fa sorprendere in fallo in tal senso. Tutt'altro: le partite scorrono via rapidissime, il puck schizza letteralmente da una parte all'altra del campo ghiacciato, i giocatori si muovono con insospettabile velocità e non ci sono pause, se non in occasione delle reti. Volete anche un po' si sana violenza, oltre al ritmo? Nessun problema: le risse, che talvolta sono state assenti persino in giochi ben più recenti e con chiare pretese di realismo e verosimiglianza, vengono innescate con una certa regolarità dagli scontri più cruenti e sono anche divertenti da condurre, a dispetto della loro evidente semplicità.

Pretendete pure un set di controlli reattivi e precisi al punto giusto, in modo da non trovarvi mai sopraffatti dal già citato e assai elevato ritmo dell'azione? Anche in questo caso non verrete delusi: due tasti e una croce direzionale sono più che sufficienti per gestire i passaggi, i tiri, i cambi di giocatore, i contrasti e i movimenti, e non si avvertono mai ritardi nella risposta ai comandi. Volete anche un pizzico di realismo e una grafica moderna e ottimamente definita? Allora non dovreste cercarli in un gioco arcade, per quanto riguarda il primo, e su questo sito nel caso della seconda. E poi Ice Hockey, pur offrendo solo cinque giocatori per squadra (invece dei sei dello sport reale) e una manciata di team tra cui selezionare il proprio preferito, non è di certo brutto da guardare: è invecchiato, e su questo non ci sono dubbi, ma il suo stile minimalista fa quasi tenerezza e finisce per risultare decisamente simpatico.

E, come se quanto sin qui esposto non fosse sufficiente (e invece lo è!) a fare di Ice Hockey un piccolo gioiellino, abbiamo la classica ciliegina sulla torta: prima di ogni partita viene infatti concessa al giocatore la possibilità di personalizzare i suoi atleti dotando ognuno di loro di una tra tre diverse costituzioni fisiche. I personaggi magri sono veloci e abili dal punto di vista tecnico, ma soffrono ovviamente negli scontri ravvicinati. Quelli medi sono... medi, in tutti i sensi. E i giganti recuperano in potenza nei tiri ed efficacia nei contrasti ciò che perdono in rapidità e stile. E tutto questo, signori, veniva offerto ai possessori del NES nel 1988. Non trovate che non si possa fare a meno di provare un briciolo di meraviglia, a questo punto?

[Nyabot]


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