A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
home [ Acorn | Amstrad | Apple | Arcade | ASCII | Atari | Coleco | Commodore | Dragon Data | Fujitsu | Mattel | NEC | Nintendo | Sega | Sharp | Sinclair | SNK | Sony ] e-m@il
Carica un articolo casuale!
Shrapnel Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.

Mattel Intellivision
Night Stalker
Mattel
30 03 2014

Nonostante sia tenuto in gran considerazione dalla maggior parte dei fan dell'Intellivision, Night Stalker è in realtà un gioco infarcito di paradossi. Riesce infatti a unire aspetti estremamente positivi con elementi decisamente meno entusiasmanti, ma quel che conta è che a dispetto di tale conflittualità Night Stalker riesce a offrire una prestazione molto convincente. Il merito della buona riuscita del gioco, come spesso accade in questi casi, è da assegnare a una struttura tanto semplice quanto solida, basata in parti uguali sulle meccaniche del leggendario Berzerk e su quelle dell'altrettanto memorabile Wizard of Wor.

Night Stalker, a dire il vero, parte da premesse meno complesse di quelle messe in mostra dai suoi ispiratori: è composto da un solo livello, per esempio, ed è per certi versi assai meno ambizioso. Il protagonista dell'avventura deve sopravvivere all'interno di un piccolo labirinto ed eliminare i suoi avversari allo scopo di ammassare il maggior numero possibile di punti: non ci sono scenari in costante evoluzione o altre variazioni sul tema, ma non per questo Night Stalker rinuncia a offrire le sue piccole chicche.

L'eroe, tanto per cominciare, può contare su un rifugio posto al centro dello schermo e deve avvalersene piuttosto spesso. La sua arma, infatti, può contenere soltanto sei proiettili e all'esaurimento dei colpi è necessario aggirarsi per il labirinto alla ricerca di un'icona che riproduce una pistola. Inutile dire che in tali frangenti il protagonista è del tutto indifeso ed è proprio a questo punto che entra in gioco il riparo, grazie al quale è possibile sfuggire momentaneamente agli avversari e riprendere la marcia verso i proiettili una volta scampato il pericolo.

Di pericoli, del resto, il labirinto di Night Stalker ne contiene a bizzeffe. I primi provengono dal classico immaginario dei videogiochi dei tempi che furono: si tratta di un ragno gigante e di una coppia di enormi pipistrelli, il cui tocco non è però in grado di uccidere l'eroe. Al contatto con tali mostri l'avventuriero si limita a cader vittima di una temporanea incoscienza che può comunque costar cara, dato che gli avversari principali sono dei robot perennemente intenti a inseguire l'alter-ego del giocatore e a esplodere micidiali bordate al suo indirizzo.

I robot sono inizialmente presenti sullo schermo in una sola varietà, goffa e lenta, ma ben presto iniziano a fare la loro comparsa automi più evoluti che, a seconda dei casi, possono innalzare degli scudi o addirittura fare a pezzi il nascondiglio dell'eroe. Quella ritratta in Night Stalker, quindi, è un'autentica caccia all'uomo e come tale è in grado di generare una discreta tensione e di avvincere in maniera egregia: bisogna solo avere l'accortezza di selezionare la velocità più elevata all'avvio del gioco, perché in caso contrario gli eventi impiegano troppo tempo a raggiungere la rapidità necessaria a catturare l'attenzione nella giusta misura.

Night Stalker può vantare anche una buona cura in termini di realizzazione grafica, in particolar modo per quanto riguarda i dettagli. I robot esplodono in diversi modi una volta eliminati, il loro design è ragguardevole e l'atmosfera creata dai colori scelti dagli sviluppatori non è affatto malvagia. Sin dall'apertura, però, s'è detto che il gioco alterna luci e ombre e queste ultime non sono di poco conto. Le prime magagne sono relative, invero poco sorprendentemente, al sistema di comando: il controller dell'Intellivision non coopera come dovrebbe quando bisogna imbucare un tunnel e capita sovente di dover lottare con il disco direzionale per infilarsi tra un muro e l'altro.

Il gioco, inoltre, può essere facilmente ingannato per diverso tempo, perlomeno sino a quando il punteggio non supera una certa cifra e i pipistrelli eliminati iniziano a lasciare il posto a nuovi robot invece di rigenerarsi. Gli automi, in pratica, compaiono sempre nell'angolo in basso a sinistra dello schermo e piazzandosi in un dato punto del corridoio inferiore è possibile abbatterli prima ancora che abbiano modo di reagire, andando avanti così per un bel po'. Quando i pipistrelli abbandonano il campo e ci sono quindi più robot nel labirinto diventa più difficile applicare questo trucco, dato che si rischia di ritrovarsi accerchiati, ma ciò non toglie che uno stratagemma così banale sia sin troppo efficace sul breve periodo e sottragga pathos al gioco. Un pizzico di cattiveria in più in fase di pianificazione degli schemi di arrivo dei robot non avrebbe guastato, in buona sostanza, ma ci si diverte ugualmente e ciò è più che sufficiente per far guadagnare a Night Stalker la promozione.

[Shrapnel]


Immagini: 1 | 2 | 3 | 4 | 5

home [ Acorn | Amstrad | Apple | Arcade | ASCII | Atari | Coleco | Commodore | Dragon Data | Fujitsu | Mattel | NEC | Nintendo | Sega | Sharp | Sinclair | SNK | Sony ] Privacy e cookie | e-m@il