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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Commodore Amiga
Overdrive
Team 17 | Psionic Systems
16 10 2011

Overdrive (1993) è in pratica un Micro Machines targato Team 17, software house del West Yorkshire che su Amiga non sbagliava un colpo. Come il racer Codemasters, quindi, è un gioco di corse automobilistiche impostato su una scala grafica tendenzialmente minuta e con una visuale diretta dall'alto, ad imitare le corse di modellini che da piccoli organizzavamo sui tavoli, in giardino, sul pavimento del corridoio, sui letti, ecc.

In Overdrive, però, questo aspetto infantile viene in parte tradito e si punta invece su un'impostazione sempre 'micro', ma più realistica, con tracciati meno improbabili e che svariano dalle vere piste in asfalto al ghiaccio e al fuori strada: in questo modo, tra l'altro, non ci si può aspettare di avere gli stessi risultati con un dato tipo di auto (ce ne sono quattro a disposizione: una buggy, un SAV, un'improbabile monoposto e una supercar che riassume in media le caratteristiche delle altre tre; un po' poche se si fa il confronto con la quota di modelli concessi da Codemasters nel suo classico di cui sopra). In Overdrive mancava anche, ed era una questione piuttosto aggravante, una modalità per due giocatori in grado di spezzare la ripetitività delle non molte gare presenti. In realtà ai tempi si potevano linkare due computer via cavo e giocare così in parallelo, ma data la scomodità del tutto penso che l'assoluta maggioranza degli utenti Amiga si sia accontentata senza tante storie dei circuiti da affrontare in solitario.

Comunque sia il racer made in Team 17 (con il capo Martyn Brown a controllare la consociata Psionic Systems e con Allister Brimble a comporre l'ottima colonna sonora) affidava la sua durata di vita a un livello di difficoltà elevato, derivante dall'abilità dei piloti controllati dalla CPU e da un modello di guida più complicato di quello di Micro Machines, con due varianti possibili, ma con una risposta ai comandi sempre esagerata. Meno, in questo senso, concorrono alla durezza della competizione le venti piste su cinque terreni, sulle quali si danno battaglia otto diversi concorrenti alla ricerca di premi in denaro e di power-up da collezionare per migliorare le prestazioni delle vetture. Veloce e frenetico quanto basta, lontano da una impostazione cartoon che andava per la maggiore (con una grafica dettagliata ma giocata lo stesso sul minimalismo, a cura di Michael e Andrew Oakley), Overdrive riflette però nelle sue incertezze una gestazione lunga e segnata da continui rinvii, il che non è mai un bene. Questo non gli ha impedito di arrivare a essere il solito successo di Team 17, soprattutto in patria e in particolare sui più semplici Amiga 500 e 600, allora già col fiato corto in fatto di uscite.

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