A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Sharp X68000
Daimakaimura
Capcom
04 09 2007

Ghouls'n Ghosts, o Daimakaimura che dir si voglia, era una brutta bestia per le software house incaricate di convertirlo sui formati domestici dell'epoca. Tale e tanta era la magnificenza visiva del gioco Capcom, del resto, che anche soltanto immaginarlo sul proprio home computer o sulla propria console sembrava davvero azzardato, quasi che il sogno di avere il seguito di Ghosts'n Goblins nel salotto di casa dovesse essere destinato a rimanere tale. Ma, per amore del vil denaro, gli editori di videogiochi sono sempre stati disposti a tutto, e così tentarono ugualmente di realizzare il sogno di cui sopra...

I risultati, ovviamente, furono estremamente variegati e graziati da alterne fortune. Le conversioni per gli home computer a 8 bit, ad esempio, erano tutto sommato oneste in relazione ai limiti delle macchine su cui giravano, ma ciò non le rendeva di certo meno bruttarelle (perché, in effetti, tutto erano, fuorché belle). Quelle per Amiga e Atari ST erano semplicemente agghiaccianti - niente di più, niente di meno. Quella per Megadrive, grazie al coinvolgimento diretto di Sega, era ottima, mentre quella per SuperGrafx era addirittura eccellente. Ma era sull'X68000 che Ghouls'n Ghosts, o meglio Daimakaimura, si esprimeva al meglio. Perché la conversione per il computer Sharp era, senza mezzi termini, praticamente perfetta. E non parliamo di una somiglianza straordinaria, come si fa di solito in questi casi, bensì di una fedeltà che, fatta eccezione per qualche colore leggermente diverso, si spingeva sino al singolo pixel e replicava in tutto e per tutto il gameplay dell'originale da sala. Il che fa automaticamente di Daimakaimura per X68000 un capolavoro, e rende al tempo stesso superfluo qualsiasi ulteriore commento - visto il coin-op, vista la conversione sull'home computer Sharp. E il coin-op, si sa, era ed è tuttora una pietra miliare nella storia dei videogiochi. Fate le somme, e traete le vostre conclusioni...

[Nyabot]


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