A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Commodore 64
MicroProse Soccer
MicroProse | Sensible
11 07 2010

Se pensate che il miracoloso Sensible Soccer, così amato qui ad A.Rea. 21 e ancor oggi adorato da moltissimi videogiocatori, sia letteralmente sbucato fuori dal nulla nel 1992, preparatevi a ricredervi. Quello che alcuni giudicano tuttora come il miglior gioco di calcio di tutti i tempi, infatti, ebbe un predecessore a dir poco illustre sul Commodore 64 (le conversioni su Amiga e Atari ST non contano, visto che non erano granché), ovvero il qui presente MicroProse Soccer. Un titolo calcistico di chiaro stampo arcade, inquadrato dall'alto e dotato di buone opzioni e varianti (le condizioni atmosferiche variabili, la possibilità di giocare la Coppa del Mondo e le partite al chiuso fecero scuola, all'epoca), ma soprattutto graziato da una giocabilità sopraffina e da una carica innovativa senza pari al tempo del suo debutto sul mercato.

Vi basti sapere che MicroProse Soccer fu uno dei primi, se non il primo gioco di calcio in assoluto a introdurre i tiri a effetto, calibrati in maniera esagerata per accrescere ulteriormente l'impostazione arcade dei match, ma pur sempre originalissimi - stiamo parlando di un prodotto uscito nel 1988 - e successivamente adottati da tutte le simulazioni calcistiche per computer e console, nessuna esclusa. Come dimenticare, poi, la coerenza nella variazione del livello di sfida in base alla squadra affrontata? E il passaggio dalla visuale laterale, che allora andava per la maggiore, a quella dall'alto, che consentiva di pianificare in maniera più efficace le azioni? E il sistema di contrasti (con tanto di giocatori che non si rialzavano immediatamente in seguito alle scivolate difensive) e passaggi, tanto intuitivo quanto efficiente? E il controllo della palla, che poteva essere gestito alla perfezione eseguendo piccoli tocchi in avanti per dribblare gli avversari e accelerare tra un contatto con la sfera e l'altro?

È anche vero che i portieri, in alcune occasioni, potevano apparire quasi onnipotenti, ma a ciò si faceva facilmente l'abitudine e non si trattava, ovviamente, di un problema tale da far finire in secondo piano tutte le qualità del gioco. E poi MicroProse Soccer era ancor più bello se giocato in due o più giocatori, magari alternandosi davanti al computer per dar vita a veri e propri tornei, il che lo rendeva, oltre al precursore di tutte le simulazioni calcistiche moderne, anche uno dei primissimi esempi di party game. In breve: da recuperare. Ora, adesso, subito!

[Nyabot]


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