A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Nintendo Super NES
Ninja Gaiden Trilogy
Tecmo
20 12 2006

Il retrogaming, magari in forme diverse da quelle attuali, non è certo un fenomeno recente. Già all'epoca dei 16 bit erano infatti frequenti i richiami al glorioso passato degli 8 bit, tanto nel mercato degli home computer (principalmente con l'Amiga, ricco di giochi trasportati dal Commodore 64) quanto in quello delle console. Non deve quindi stupire la scelta effettuata anni fa da Tecmo con questo Ninja Gaiden Trilogy, che riproponeva sul Super Nintendo i tre giochi della serie Ninja Gaiden precedentemente editi in formato NES - giochi in gran parte responsabili del successo in Nord America della stessa Tecmo.

Per chi, magari troppo giovane per ricordare, fosse all'oscuro dei fatti, diremo semplicemente che la serie Ninja Gaiden è costituita da classicissimi giochi di piattaforme a scorrimento orizzontale (e talvolta, ma solo per brevi tratti, verticale) in cui, alla guida di un ninja, si devono picchiare a sangue gli avversari, raccogliere i bonus, evitare di cadere in baratri senza fondo ed eliminare gli immancabili mostri di fine livello. I tre giochi sono in effetti molto simili tra loro, ma una certa varietà è garantita perlomeno dalla notevole differenziazione grafica tra i livelli. Sono inoltre comuni a tutti gli episodi gli stacchi musicali, così come è identica per tutti e tre i giochi l'impostazione delle schermate dei titoli e di quelle d'intermezzo.

Quello che inizialmente lascia basiti in Ninja Gaiden Trilogy è la riproduzione piuttosto fedele dei giochi, che implica una realizzazione tecnica simile a quella degli originali per NES. Abbiamo quindi una palette di colori ridotta (e un filo bizzarra, anche se sempre adeguata alla rappresentazione dei fantasiosi mondi di gioco) e il classico sonoro stridulo dell'8 bit Nintendo; anche il sistema di controllo è strutturato come quello degli originali, e ne ripresenta fortunatamente l'immediatezza e l'efficienza tipiche dei platform della vecchia guardia. Gli appassionati più intransigenti della serie, a dire il vero, si lamentarono all'epoca di piccole e grandi incongruenze sotto tutti e tre i punti di vista sopracitati (grafica, sonoro e comandi), ma coloro che hanno semplicemente intenzione di recuperare una vecchia saga in un unico pacchetto troveranno ben poco di cui lagnarsi. Il che si traduce, perlomeno per il grosso del pubblico, in una raccolta di prodotti primitivi da un punto di vista audiovisivo, ma indubbiamente validi in quanto a giocabilità e godibilità, anche se - nel puro canone della serie - estremamente difficili.

[Nyabot]


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