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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sony PlayStation
International Superstar Soccer Pro '98
Konami | KCE Tokyo | Shingo Takatsuka | Fang Su | Eiji Suzuki | Takahiro Onodera
12 05 2024

Nella pletora di titoli calcistici che affollavano il catalogo PlayStation, solo pochi meritavano di essere acquistati a scatola chiusa, senza pensarci più di tanto. La maggior parte delle simulazioni pedatorie risultava infatti carente sotto svariati aspetti, rendendo la ricerca del gioco perfetto (magari) un vero tour de force. Questo però valeva solo per i pochi che non conoscevano i trascorsi di Konami. La softco nipponica ai tempi dei 32 bit era infatti diventata, inaspettatamente, la regina del settore e di giochi di alto profilo ne aveva sfornato più di uno. In particolare, dopo avere sorpreso tutti con il buon Winning Eleven 3 World Cup France 98 (dedicato però al solo mercato nipponico) aveva pensato di rallegrare anche i giocatori europei pubblicandone la versione PAL, col nome International Superstar Soccer Pro '98.

Come è facile intuire dal chilometrico titolo, International Superstar Soccer Pro '98 è la logica evoluzione del vecchio ISS Pro, con migliorie mirate ed evidenti. Konami aveva infatti inserito numerosi elementi nuovi e ricalibrato quasi tutti gli aspetti della simulazione, andando a rimediare ai pochi difetti (direi naturali, stante la anzianità del progetto) di ISS Pro e producendo quello che potremmo definire come il punto di arrivo delle simulazioni calcistiche per PlayStation, al netto di Pro Evolution Soccer. Tra parentesi penso che per seguire il continuo cambiamento delle denominazioni delle serie calcistiche Konami di quei tempi non sarebbe bastata una laurea in filologia. Ma andiamo avanti.

Tanto per cominciare, questo International Superstar Soccer Pro '98 è finalmente un gioco piuttosto veloce, o meglio, fluido. Molti avevano infatti accusato ISS Pro di essere a tratti un po' lento e legnoso, e la cosa in effetti (sempre in limiti accettabili) risultava un po' fastidiosa, soprattutto nel corso delle azioni di attacco più concitate. Konami aveva dato ascolto alle critiche e aveva inserito nel nuovo gioco una barra tramite la quale era possibile per ogni giocatore trovare una velocità di gioco adeguata. Un generale incremento di velocità sarebbe stato più facile da realizzare (forse), ma avrebbe potuto squilibrare il gameplay e scontentare i giocatori a cui il ritmo del vecchio ISS Pro andava più che bene.

Alla rinnovata verve delle azioni in campo contribuiscono le nuove animazioni, inserite anche allo scopo di semplificare i contrasti in area di rigore e aumentare la frequenza delle ripartenze in contropiede (p.es. rinvii al volo, stop a seguire e colpi di testa più efficaci). Il meccanismo della corsa è stato rivisto (andando a prendere in prestito la flessibilità di quello presente nel Perfect Striker di Konami), così come risultano più affidabili i portieri, più convincenti tatticamente e pronti allo smarcamento gli atleti controllati dalla CPU e più reattivo il sistema di controllo. Il risultato finale è quello di un gameplay realistico e alquanto impegnativo, in cui cercare continui dribbling o azioni isolate porta a poco e in cui capire le strategie con cui si muovono le squadre e passare la palla al momento giusto conta invece molto. Peccato solo per la mancanza di una licenza FIFA, che implica l'assenza di giocatori reali, rimpiazzati da calciatori dai nomi improbabili e con fattezze solo plausibili (volendo i nomi si possono modificare, comunque). Ma se questo è il prezzo da pagare per evitare le banalità del concorrente diretto FIFA Soccer (Electronic Arts) a noi andava e va bene lo stesso.

Per quanto riguarda il lato tecnico, il paragone tra ISS Pro e International Superstar Soccer Pro '98 mostra poi chiaramente i progressi allora compiuti dai programmatori Konami in ambito PlayStation. Mentre i giocatori di ISS Pro risultavano abbastanza squadrati e rigidi nei movimenti, nel nuovo titolo abbiamo atleti dai contorni un po' più arrotondati e caratterizzati da un dettaglio elevato (vedi la realizzazione delle maglie della quarantina di nazionali presenti). Gli stadi sono assemblati con abbondanza di poligoni e di texture e le animazioni dei calciatori risultano nella maggior parte dei casi di un realismo a quei tempi sconosciuto, grazie a un 'motion capture' convincente. Nessun rallentamento interviene poi a disturbare le azioni di gioco (solo qualche sporadico scatto), che risultano spettacolari e aderenti al calcio reale, o almeno a quello che siamo abituati a vedere in TV. Niente di graficamente travolgente, agli occhi di un giocatore odierno, ma di sicuro ben al di là degli standard di quegli anni. In sintesi, Konami aveva dato ancora una volta la paga agli altri produttori di simulazioni calcistiche, dimostrando tra l'altro che nessuna licenza ufficiale riuscirà mai a sopravanzare la giocabilità di una simulazione bene ideata. Poi Konami ci porterà alla rivoluzione di Pro Evolution Soccer e cambierà quasi tutto, ma questa è un'altra storia.

[NO1]


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