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Kotengu Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa, è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo, ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.

Nintendo Game Boy Color
Pocket Billiard: Funk the 9 Ball
TAM | Sun-Tec
04 03 2024

Break e Rack sono rispettivamente un ragazzo-cane e una ragazza-rana, o qualcosa del genere. Hanno un aspetto decisamente poco ordinario, sono buffi e improbabili quanto basta e ciò li rende i candidati ideali per l'invidiabile posizione di protagonisti in un gioco di ruolo nipponico di stampo comico. Giusto? Sbagliato! Break e Rack, infatti, sono sì i personaggi principali di un videogioco, ma non si tratta di un RPG, bensì di un titolo dedicato al biliardo. Va bene, era facile evincerlo dal titolo, inutile nasconderlo. Ma resta il fatto che Pocket Billiard: Funk the 9 Ball è un prodotto davvero strambo, al pari dei suoi protagonisti.

Gli eventi hanno luogo in una sala altrettanto poco convenzionale, nella quale è necessario affrontare una serie di bizzarri sfidanti al fine di ottenere oggetti che includono una serie di brani da far suonare al DJ che anima il club. Tutto qui? Niente affatto: per sconfiggere tutti gli avversari non è infatti sufficiente la mera bravura ed è praticamente obbligatorio chiamare in causa degli spiritelli capaci di 'possedere' le palle da biliardo, anch'essi ottenibili avanzando di partita in partita. Tali esserini possono poi essere attivati per innescare effetti speciali durante i tiri, il che consente di avere un'altra possibilità dopo un tentativo di imbucata fallito, scuotere violentemente il tavolo, far saltare la palla e via di questo passo.

Scovare e collezionare gli spiritelli, in breve, costituisce per certi versi il cuore del gioco, ma questo non vuol dire che il biliardo vero e proprio sia stato trascurato. Al contrario, il sistema di controllo è tanto intuitivo quanto affidabile e le partite sono genuinamente entusiasmanti, anche per via di un'intelligenza artificiale tutto sommato competente. Il movimento delle palle è credibile, la rappresentazione grafica del tavolo è gradevole e il rispetto delle regole è quasi sorprendente alla luce della stranezza del gioco. L'accompagnamento musicale, da parte sua, è eccellente e restituisce efficacemente la sensazione di trovarsi in un club un po' fuori di testa. Peccato soltanto per i dialoghi, disponibili unicamente in lingua giapponese e quindi impossibili da apprezzare senza un'adeguata conoscenza della lingua; sono spiritosi e divertenti, in linea con il resto di Pocket Billiard: Funk the 9 Ball, a ennesima riprova della cura riposta nella realizzazione del gioco.

[Kotengu]


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