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Goliath Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

Sony PlayStation
Road Rash 3-D
Electronic Arts | Lucy Bradshaw | John Vifian | Philippe Tarbouriech | Tim Wilson
06 01 2024

Dopo anni di attesa, decine di anteprime roboanti, schermate diffuse col contagocce e innumerevoli preghiere all'indirizzo del santo protettore dei motociclisti violenti, finalmente la luce: corre l'ormai remoto anno 1998 e su PlayStation giunge la naturale evoluzione tridimensionale dello storico Road Rash. Attesa vana e dolorosa o speranze ben riposte, alla fine della fiera? Difficile essere così netti, ma per fortuna non ci si trova di fronte a un disastro. Gli elementi base della serie ci sono tutti: possibilità di scelta tra molteplici moto (tutte differenti tra loro per prestazioni e look), presenza di tracciati aperti e provvisti di scorciatoie e tratti in fuoripista, classica lotta tra teppisti motorizzati e polizia e buona caratterizzazione dei piloti. Non mancano inoltre le canoniche aggiunte rese possibili dall'allora rivoluzionario formato CD, ovvero una colonna sonora adeguatamente dura e rockeggiante e diversi FMV sparsi qui e là, tanto per illustrare l'andazzo delle cose. E, per finire in bellezza, lo scontato passaggio alle tre dimensioni.

Le gare sono legate come sempre a una serie di premi in denaro utilizzabili per acquistare nuove moto, mentre essere catturati dalle forze dell'ordine provoca il piazzamento in ultima posizione e il forzato pagamento di una multa. Sin qui per quanto riguarda le fondamenta del gioco, che a parte l'esclusione del canonico modo per due giocatori (apparentemente abbandonato per ragioni tecniche) non si discosta più di tanto dai progenitori per Mega Drive. Dove invece Road Rash 3-D tenta di compiere il grande balzo è nella veste grafica: le moto sono di dimensioni considerevoli e presentano un discreto livello di dettaglio, pur mantenendo quel tratto spigoloso che identifica un po' tutto il gioco. Anche pedoni e automobili hanno ingombri degni di nota e la cosa può risultare decisamente piacevole in caso di percorrenza di strade particolarmente trafficate, in cui si sfreccia tra decine di auto tentando di non finire a zampe all'aria. Gli elementi a bordo pista e quelli con cui sono costruiti i tracciati sono sullo stesso livello del resto della grafica, mentre lo scorrimento è abbastanza veloce da provocare qualche brivido.

Il 'track design' è eccellente come in ogni Road Rash che si rispetti, con interminabili saliscendi che qui si snodano lungo tortuose curve e infidi incroci; si tratta di un aspetto fondamentale per un gioco di questo tipo, in cui molto dell'entusiasmo proviene da sconsiderati tuffi a capofitto giù per una curva in discesa, dopo la quale possono spuntare una galleria o una pattuglia della polizia. Ma non è tutto oro quel che luccica e anche Road Rash 3-D incappa in una serie di problemi derivanti dalla scarsa cura prestata in alcune fasi della programmazione. Tanto per cominciare, il motore tridimensionale non riesce a garantire lo spettacolo e la solidità dei contemporanei giochi di guida per PlayStation. È un buon motore, ma i tecnicismi e le luci dinamiche di Gran Turismo e Need for Speed III latitano visibilmente.

In secondo luogo, è impossibile non notare una certa ripetitività dell'azione, dovuta in parte alla scarsa levatura dei piloti manovrati dalla CPU che difficilmente riescono a frapporsi efficacemente tra il giocatore e la vittoria finale. In questi casi l'unico vero ostacolo è rappresentato dalla polizia, che tra l'altro in diverse occasioni sembra sbucare fuori dal nulla proprio dopo una caduta. Nonostante queste magagne, però, Road Rash 3-D mantiene intatto il fascino dei suoi antenati e riesce a riproporlo in una veste sufficientemente moderna (perlomeno per l'epoca), senz'altro appetibile per i fedelissimi della serie.

[Goliath]


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