Oceanhorn 2: Knights of the Lost Realm [Sony PlayStation 5]

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Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

Modellato a grandi linee sulla falsariga dei migliori episodi tridimensionali della serie The Legend of Zelda, Oceanhorn 2: Knights of the Lost Realm non è però un banale clone delle avventure di Link e Zelda. Mette infatti in campo idee a sufficienza da poter vantare una sua personalità ben precisa ed è volutamente dimensionato su una scala decisamente più piccola, anche per le ovvie differenze in termini di investimenti monetari e ampiezza dei team coinvolti. Ne risulta un prodotto gradevolmente snello, che fa della giusta durata e della rapidità nello svolgimento due dei suoi principali punti di forza e che non mancherà di catturare l'attenzione degli appassionati del genere.

Laddove il primo Oceanhorn era inquadrato dall'alto, questo seguito si sposta verso una visualizzazione in terza persona che fa indubbiamente giustizia agli scenari approntati dagli sviluppatori. Il mondo in cui si viene chiamati ad avventurarsi è infatti davvero meraviglioso e offre una buona varietà in termini di ambientazioni, a loro volta sempre curate nei dettagli e colorate con gran gusto. La caratura tecnica di Oceanhorn 2 è quindi notevole, anche se alcuni personaggi appaiono animati con un po' di approssimazione, e la validità della realizzazione si estende al comparto sonoro con piacevoli accompagnamenti musicali e una recitazione di buon livello nei dialoghi (in lingua inglese) tra i personaggi giocanti e non.

Personaggi giocanti al plurale, sì. Perché in Oceanhorn 2 è possibile farsi accompagnare da diversi compari dell'eroe che possono essere prevedibilmente sfruttati in battaglia, ma anche nella risoluzione di enigmi che richiedono la partecipazione di diverse persone. Non si tratta di una novità assoluta, per carità, ma la necessità di dirigere i compagni e di impartir loro gli ordini più adeguati all'occasione aggiunge comunque un certo spessore all'avventura. L'intelligenza artificiale dei personaggi controllati dalla CPU non è sempre puntualissima, a dire il vero, ma le défaillance in tal senso sono nella stragrande maggioranza dei casi trascurabili ed è sufficiente un po' di pazienza per venire a patti con le piccole amnesie dei coprotagonisti dell'avventura.

Il cuore del gioco, ovvero l'azione esplorativa e combattiva, funziona da parte sua benone. Il sistema di controllo risente un po' delle origini mobili del gioco, ma non a tal punto da creare problemi. Si riscontra semmai una certa semplificazione, che non inficia comunque la fruibilità dell'avventura. I combattimenti sono veloci e frenetici al punto giusto, nonostante manchi la possibilità di agganciare i bersagli, e l'esplorazione risulta facilitata dai salti automatici e dalla possibilità di reperire e impiegare oggetti come bombe, scudi, munizioni magiche per la pistola del protagonista e via dicendo. Non mancano infine le obbligatorie missioni secondarie, che riescono nell'intento di dare un respiro più ampio all'avventura, e le altrettanto obbligatorie variazioni sul tema (come i frangenti in cui bisogna destreggiarsi alla guida di una hover-moto e le partite a carte legate a un divertente mini-gioco). Non sarà di certo Breath of the Wild, anche perché in fin dei conti non vuole esserlo, ma Oceanhorn 2 fa la sua gran bella figura e rappresenta un'evoluzione degna di nota rispetto al suo predecessore.

[Goliath]