A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Saturn
Magic Carpet
Electronic Arts | Bullfrog | Krisalis
15 05 2023

Certo che un tempo Peter Molyneux una ne pensava e cento ne faceva. Dopo una sequenza che aveva incluso successi da record come Populous, Power Monger, Syndicate e Theme Park, la sua Bullfrog si era ritrovata nel terreno allora semisconosciuto della tridimensionalità (era il 1994 e su PC si affacciavano le prime schede pronte per un 3D totale). L'idea della compagnia, al momento certo non all'avanguardia nel campo delle innovazioni tecnologiche, fu quella di utilizzare un motore grafico poco evoluto ma comunque di buon livello per qualcosa di più originale di una simulazione aeronautica: un simulatore del volo di un tappeto volante, inserito in una struttura che ricordava più o meno quella di Populous.

Grazie al 3D e diversamente dal vecchio hit Bullfrog le terre da contendere venivano visualizzate in soggettiva, mentre l'azione risultava molto più orientata verso uno sparatutto. Ma in realtà il sogno di realizzare un gioco da tavolo vivente non decollava quasi mai, perché la componente strategica veniva messa in ombra dalla frequenza e dalla difficoltà dei combattimenti aerei. Tanto più che gli avversari non si incontrano solo in volo ma anche sul terreno, con la presenza di vermoni giganti, scimmie, troll, morti viventi, oltre a quella di api e dragoni. La distruzione di queste creature, mediante degli incantesimi di attacco, provoca la liberazione di una energia magica (mana, sostanza che può essere raccolta anche al suolo): più mana equivale a più incantesimi e più possibilità di chiudere i mondi-livelli (una settantina sulle conversioni per console, mentre quelli concessi nella versione originale per PC erano solo una cinquantina).

Grosse quantità di mana devono essere conservate all'interno di castelli di dimensioni crescenti ed è in questa fase di costruzione che Magic Carpet si avvicina maggiormente a Populous (oltre che nelle modifiche provocate a carico del terreno di gioco, con evocazione di terremoti ed eruzioni). L'effetto complessivo è tutto sommato gradevole e l'esplorazione dall'alto cattura per qualche tempo l'attenzione dei giocatori, magari anche quelli non particolarmente interessati ai giochi strategici classici. Ma i problemi non mancano. La scelta di una visuale in soggettiva (senza che lo sprite del protagonista venga visualizzato) rende difficile indirizzare i colpi nelle fasi più concitate, la scarsa varietà dei panorami e delle azioni annoia e la qualità estetica di questa conversione per Saturn (1996) resta discutibile, dati i soliti problemi di definizione e frammentazione delle texture. Se a questo andiamo ad aggiungere una colonna sonora esile, l'ovvia sostituzione del mouse con il joypad del Saturn e un clipping non impeccabile, mascherato da un effetto 'blur' all'orizzonte, si ha il quadro di un gioco che aveva vinto numerosi premi al tempo della sua uscita su PC ma che due anni dopo sembrava invecchiato male, sia nel gameplay che nella grafica (e figuriamoci oggi).

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