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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo N64
Automobili Lamborghini
Titus
08 01 2023

Se volete capire perché il Nintendo 64 non è riuscito a vincere la guerra contro lo strapotere della PlayStation non dovete guardare molto più in là di questo Automobili Lamborghini (Titus, 1997). E non è solo un fatto di scarsa performance tecnica. Il tanto temuto pop-up, con comparsa e scomparsa di elementi tridimensionali, è presente ma viene ben camuffato da una bella nebbiolina e da qualche edificio collocato strategicamente, per ostacolare la visione completa del panorama. Non è nemmeno una questione di rappresentazione povera del bordo pista, in realtà sufficientemente ricco di elementi scenografici, così come non ci sono grosse falle nella riproduzione delle auto, abbastanza fedeli ai modelli originali.

Anche l'impianto di gioco è decentemente strutturato. Le piste sono solo sei, i tracciati sono poco ispirati ma abbastanza impegnativi e, grazie a qualche diramazione concessa qua e là e alla possibilità di sbloccarne la versione 'reverse', possono assicurare giornate di sano divertimento a tutti. Lo stesso modello di guida, sicuramente non impeccabile, ha perlomeno la virtù di essere coerente nel suo tentativo di collocarsi a metà strada tra quello arcade in stile Ridge Racer e quello di una vera simulazione. Lo scorrimento, infine, è fluido, ma la velocità non impressiona.

Il vero problema, come potete intuire dagli aggettivi e dagli 'abbastanza' utilizzati finora, bisogna invece andarlo a ricercare nel fatto che già nel 97 tutto quanto risultava appunto decente, non disastroso, quasi buono, ma nulla più. E se questo poteva bastare a molti titoli di altre console, non poteva bastare a quelli per Nintendo 64. Ma come: una macchina attesa come il Messia, un 64 bit erede del Super Nintendo, finisce per ritrovarsi con un catalogo inizialmente misero (a parte quattro o cinque mostri sacri) e con uscite di seconda generazione ancora più sconcertanti! E Automobili Lamborghini non faceva proprio nulla, in questo senso, per perorare la causa della Nintendo.

Perché se tutto quanto è nella media (mediocre) questo non significa che i difetti non si vedano. Il numero di poligoni utilizzati per il 3D è ridotto, con carreggiate e automobili spigolose, mentre le texture impiegate sono in bassa risoluzione e caratterizzate da una palette di colori discutibile (con una predominanza di grigio, marrone, colori pastello) che rende spesso anonime le costruzioni a bordo pista. La longevità del gioco, con un numero limitato di circuiti e di competizioni, resta affidata anche e soprattutto alle difficoltà di guida, legate però sia al comportamento su strada delle auto, e questo ci può stare, sia a una risposta ai comandi poco precisa (e dubito che questa possa rappresentare una scelta programmatica). Anche il parco vetture iniziale è scarso (in pratica ci sono solo le Lamborghini Diablo e Countach, in vari colori), con altri marchi disponibili solo in un secondo momento (Ferrari, Porsche, Bugatti, Dodge): diciamo che si poteva fare di più.

Il pacchetto opzioni, poi, non è proprio enorme, ma ha almeno il merito di portare a corredo due livelli di difficoltà, un buon modo multiplayer a quattro giocatori e la possibilità di escludere o meno la presenza dei pit-stop, una volta tanto interattivi ma un po' ridondanti. Anche la presentazione del gioco in stile Titus (e non è una bella cosa) è semplice e funzionale, ma di sicuro non entusiasmante. Mediocre è l'aggettivo che viene subito in mente, e proprio la mediocrità del grosso del suo catalogo sarà l'elemento che il Nintendo 64 finirà per pagare di più.

[NO1]


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