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Goliath Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

Sega Saturn
Street Racer
Ubi Soft | Vivid Image | Harrison Bernardez | Steven Dunn | Dave Cantrell | Mevlut Dinc
08 09 2021

Street Racer per Saturn è la versione a 32 bit di un titolo che all'epoca ha fatto furore su Mega Drive e Super NES, proponendosi (non senza una certa presunzione) come rivale di Super Mario Kart. Ma come sono andate le cose nel processo di conversione? È presto detto, in quanto le molteplici caratteristiche di Street Racer, tanto in positivo quanto in negativo, sono lampanti e vengono fuori sin dalle prime partite, rendendo assai semplice delineare un quadro descrittivo del gioco.

La prima cosa che colpisce sono le animazioni iniziali e di intermezzo, vagamente patetiche. Passato lo shock ci si trova davanti a una nutrita serie di opzioni che permettono di variare ogni singolo aspetto del gioco e di prendervi parte anche in otto; notevole inoltre la possibilità di scelta tra tre diverse impostazioni grafiche, ovvero quella classica alle spalle dell'auto (con vari livelli di zoom) e due alternative: una isometrica (in stile Skidmarks, per intenderci) e una dall'alto.

Si passa poi alla scelta dell'auto, con relativo pilota e caratteristiche di guida differenziate. Ogni personaggio ha una storiella personale, nonché due armi speciali a disposizione più un attacco laterale standard, ma tutto ciò non impedisce di notare che, anche tenendo presente lo spirito del gioco, i piloti sono decisamente ridicoli e poco ispirati. Ben più grave è il fatto che, quando sono guidate dalla CPU, le auto perdono le caratteristiche di cui sono accreditate, andando tutte indifferentemente fortissimo; molto spesso, infatti, ci si trova nell'irritante situazione di dover fare una curva a U praticamente da fermi, mentre auto precedentemente scartate per via di aderenza e manovrabilità minime sfrecciano a tutta velocità e perfettamente allineate alla corda della curva.

Quando giunge finalmente il momento di giocare, le sorprese non mancano. Il motore grafico è da urlo e vanta un aggiornamento esemplare, un altissimo livello di dettaglio, una buona velocità e una pulizia generale incredibile, senza contare il pop-up davvero minimo. Le piste sono apparentemente (sì, apparentemente: tale opinione è inesorabilmente destinata a cambiare in seguito, seppur non in tutti i casi) ispirate, nonché abbastanza corte da consentire la memorizzazione di ogni singola curva, e gli elementi grafici di contorno sono ben realizzati. Le meccaniche sono molto vicine a quelle di Super Mario Kart e correre in due senza gli avversari è un vero spasso.

Tutto ciò potrebbe far pensare a un gioco quasi perfetto, ma la verità non è affatto questa e già verso la terza/quarta partita Street Racer inizia a fare pericolosamente acqua. Tanto per cominciare, alcune piste si rivelano all'atto pratico un incubo, principalmente a causa dell'eccessiva confusione nei bivi e della presenza di curve terribili per i giocatori, ma elementari per i piloti della CPU. In secondo luogo, i programmatori hanno adottato un trucchetto francamente ignobile per rendere il gioco abbastanza duraturo: in poche parole, tutte le gare non vinte dal giocatore saranno conquistate sempre dallo stesso avversario, che oltretutto verrà spesso accreditato di punti bonus che ne accresceranno il vantaggio in classifica.

Come se ciò non bastasse, nelle gare più avanzate il 'leader solitario' si invola immediatamente dopo il via e capita spesso e volentieri di concludere corse combattutissime senza aver mai neanche intravisto il vincitore, cercando di districarsi tra una massa di piloti disposti a tutto pur di scippare un sudato terzo/quarto posto. È vero che il gioco premia una condotta dedita alla raccolta dei bonus, permettendo a volte di arrivare secondi e intascare più punti del primo classificato, ma tale pratica è applicabile solo nelle gare più semplici, dato che in quelle più dure è impossibile tenere a bada avversari, bombe, curve a gomito e bonus.

E ancora: il sistema di controllo è un tantinello becero, la musica risulta spesso fastidiosa e la longevità è tutt'altro che monumentale, a meno di non avere spesso a disposizione degli amici con cui gareggiare. Street Racer è quindi un titolo potenzialmente divertente, alla fine della fiera, ma sovente frustrante e palesemente privo di inventiva. Resta comunque moderatamente soddisfacente, seppure a breve termine, per cui ci si potrebbe anche fare un pensierino.

[Goliath]


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