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Goliath Convinto sostenitore della pixel art e della massima semplicità nelle produzioni per le macchine attuali, Goliath non disdegna comunque i videogiochi propriamente moderni. Mastica un po' di tutto, dalle simulazioni sportive agli RPG, ma ha una predilezione mai sopita per l'azione dura e pura.

[nuRetro] Sony PlayStation 4
Super Hydorah
Abylight | Locomalito | Gryzor87
17 12 2017

Disponibile anche su:
[ PS Vita | Xbox One | Windows ]

Dato a più riprese per spacciato, lo sparatutto classico non sembra avere alcuna intenzione di tirare le cuoia. E meno male. Questa strenua resistenza, però, non è frutto di qualche insondabile miracolo, bensì dell'operato di una ristretta cerchia di abili sviluppatori (come il qui presente Locomalito) che fanno di tutto per tenere in vita un genere tanto glorioso quanto apparentemente poco consono alla media dei gusti moderni. Gusti che Super Hydorah non fa assolutamente nulla per cambiare (e perché mai dovrebbe?): risulterà totalmente indigesto a chi non ama gli sparatutto, soprattutto a causa del suo intimidatorio livello di difficoltà, e farà brillare gli occhi a chi è cresciuto con Gradius, R-Type e illustre compagnia.

Super Hydorah è, in breve, la versione aggiornata, ampliata, rivista e corretta di quell'Hydorah che Locomalito ha pubblicato gratuitamente su PC qualche anno fa. La modalità cooperativa per due piloti e il minigioco bonus (sempre per due giocatori) accessibile dal menu principale sono senza dubbio le prime novità a saltare agli occhi, ma l'operazione di ammodernamento è stata decisamente più corposa di quanto possa inizialmente apparire. Super Hydorah è infatti un gioco gigantesco, a differenza di quanto accade in molti casi con gli sparatutto, e schiaccia dall'alto dei suoi ventuno scenari (con l'avanzamento regolato da interessanti bivi) la stragrande maggioranza della concorrenza. La sostanza, del resto, non manca sotto ogni possibile punto di vista: ci sono tante armi da sbloccare man mano che si procede (ciascuna delle quali trova applicazione in momenti specifici), parecchi tipi di avversari, una mezza (facciamo anche tre quarti) vagonata di miniboss e boss e chi più ne ha, più ne metta.

I migliori sviluppatori sanno però che la quantità non deve mai andare a discapito della qualità e Locomalito rientra senza ombra di dubbio in tale cerchia. Super Hydorah mette allora in campo un eccellente set di comandi, un buon rilevamento delle collisioni, un intelligente sistema di potenziamento progressivo degli armamenti, diversi finali, ondate nemiche ben piazzate e curate, segreti da scovare andando a esplorare gli scenari (abbandonando magari le rotte più logiche e scontate) e una gran varietà di situazioni da affrontare. La stessa impeccabile qualità si riscontra poi nella grafica e nel sonoro (curato dal prolifico Gryzor87): la prima è davvero sopraffina nel rispettare le fonti di ispirazione di Super Hydorah e i relativi periodi di appartenenza, il secondo accompagna l'azione con il giusto ritmo e con gli stessi criteri di (semi-)fedeltà storica.

È in particolar modo nelle meccaniche, comunque, che Super Hydorah aderisce con impressionante accuratezza ai suoi modelli di riferimento, senza però limitarsi a costituirne una banale riproposizione. Controller alla mano, lo sparatutto di Locomalito regala davvero la sensazione di essere alle prese con un esponente dell'epoca d'oro del genere, adeguandone nel contempo tanti piccoli e grandi aspetti ai canoni del videogioco moderno.

Tanta e tale è la grandezza di Super Hydorah che il gioco potrebbe aspirare a convertire agli sparatutto anche chi non li ha mai amati, ma - come detto in apertura - non lo fa neanche alla lontana. Decide invece di puntare sui veri appassionati e lo fa con un'osticità generale che svaria su una scala che va da 'coriaceo' a 'terrificante'. La sfida è sempre onesta (lo stesso non si può dire, a ragion veduta, di molti antenati di Super Hydorah), ma resta nondimeno apprezzabile per i cultori del genere, elevata per chiunque possa vantare un'abilità media o medio-alta e proibitiva per chi è a digiuno di sparatutto. Difficile farne una colpa a Locomalito: si tratta di una scelta di stile e di sostanza chiara e ben precisa, rispettabile al di là delle preferenze personali e addirittura condivisibile per l'élite dei virtuosi degli sparatutto. Prendere o lasciare, insomma, ma chi adotterà la prima opzione troverà innumerevoli spunti per esaltarsi, divertirsi, sorprendersi, deliziarsi e ovviamente infuriarsi.

[Goliath]


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