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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Zoom!
Sega | Discovery Software | Suika Funabasi | Hiroshi Sato | Masaya Takayama
02 05 2016

Zoom! è un gioco della prima ora del Mega Drive che ai suoi tempi (1989 sulla console Sega e l'anno prima sulle macchine Commodore) si era guadagnato una buona fetta di 'aficionados', per motivi tutto sommato misteriosi. Perché Zoom! i suoi piccoli problemi in fondo ce li aveva, a cominciare da una risposta ai comandi capricciosa e proseguendo con un impianto visivo non proprio spettacolare, con fondali al limite dell'inutilità assoluta. Il che, per un gioco che si basava in gran parte sulla prontezza di riflessi e che doveva dimostrare anche le capacità grafiche di una console all'esordio, non era il massimo della vita. Nonostante questo Zoom!, ancora oggi a venticinque anni di distanza, può eventualmente esercitare un certo fascino, soprattutto tra il pubblico femminile (da sempre votato ai puzzle games), tra i giocatori occasionali incappati in una copia residua e tra i nostalgici più devoti alla causa Sega, in grado di commuoversi a un semplice accenno alla musichetta di sottofondo.

Musica non particolarmente ricca di inventiva e poco variata, ma semplice e orecchiabile. Il che riflette molto bene il fascino retrò di Zoom!. Una grande semplicità e una giocabilità che, alla faccia dei problemi di cui sopra, porta a una assuefazione immediata ottenibile da pochi altri puzzle game, recenti o no. Lasciando da parte ogni riferimento fantascientifico riportato sul libretto, ovviamente del tutto superfluo, Zoom! si basa essenzialmente su meccanismi cari a Pac-Man, con un protagonista (un criceto alieno?) che cerca di percorrere le linee di una serie di scacchiere 3D per evidenziare tutti i quadrati di cui sono composte, mentre gli avversari vanno al suo inseguimento per annullarne la missione. I trentasei livelli presenti offrono una sfida rapidamente impervia ma per fortuna comprensibile a tutti, con un mix ben studiato di azione e ragionamento. Il pericolo latente è rappresentato dalla eccessiva linearità del gameplay, ma i designer e i programmatori di Discovery Software e Sega (Suika Funabasi, Hiroshi Sato e Masaya Takayama tra gli altri) sono comunque riusciti a irrobustirne il contenuto piazzando parecchi bonus e ostacoli lungo la scacchiera, immettendo un tempo limite e inserendo una modalità per due giocatori. Zoom!, insomma, il suo lavoro continua a farlo bene, misteriosamente.

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