A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!
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Zave Zave scrive di videogiochi da un sacco di tempo, ormai saranno sei settimane abbondanti. Constatato per l'ennesima volta che il mondo fa schifo, ha preferito rifugiarsi tra le spire dell'A.Rea. 21...

Sega 32X
Chaotix
Sega
17 05 2010

Gli anni '60 che andavano a chiudersi sull'estate dell'amore di San Francisco (e non solo). I fiori nei cannoni e i cannoni coi fiori. Jimi Hendrix, Jefferson Airplane, Joan Baez e chissà chi altro (Wikipedia lo sa, ovvio, ma che c'entra...). Eppure chissà quanto è rimasto di non raccontato e tramandato, di quell'epoca in cui l'allucinazione era uno stato in cui una mezza generazione decise di vivere perennemente. Simpatici liquidini colorati, dolci pasticconi dell'amicizia, inimitabili olezzi da sniffare. Ma una mente allucinata può vedere colori, suoni e immagini dove non ci sono, creando veri e propri pezzi di storia... così come può disegnarsi panorami orrorifici tutti suoi, che solo lei trova abbaglianti di genio. Gli altri, magari, fischiano e tirano uova. Un po' come dev'essere successo al Sonic Team con Chaotix, il drammatico ed esilarante risultato di anni di successi a marchio Sonic sul Mega Drive che andava morendo (era ormai il 1994). Ma un attimo, potrebbe non morire, potremmo cyber-innestarlo... abbiamo la tecnologia per farlo!

La tecnologia, come ben saprete, è quella che risponde al nome di 32X. E Chaotix è il gioco di Sonic che non ha Sonic né nel titolo né tantomeno libero di scorrazzare per i suoi mondi. Prendeva il via così, ufficialmente, l'epoca in cui Sega decideva di essere talmente superfiga spaziante da potercela fare senza grossi problemi anche senza la sua mascotte di blu poco-vestita (e la questione Sonic Crackers non cambia di una virgola la vicenda). La storia le ricorderà a breve come finiscono quelli che vogliono volare troppo vicino al sole: schiantati da una PlayStation 2, come insegnava Icaro.

Sì perché, lunghi preamboli a parte, Chaotix non è un orrore, è semplicemente un errore. Una sorta di insalata di idee, intuizioni, viste e sviste che nessuno si è premurato di rielaborare sotto forma di design di gioco degno di questo nome. Così a fianco dei tentativi lodevoli, c'è tutto un marasma di ululati e strepitii confuso. Quel che doveva essere IL gioco di piattaforme per rinsaldare la presenza (invero piuttosto rara) del 32X nel cuore degli utenti Sega, diventa un grosso punto interrogativo poi preso a prestito dal team di Kojima per dare un tocco d'ironia alle sue guardie Solid-e.

L'idea, già di per sé piuttosto malsana, era di mettere nelle mani del giocatore non uno, ma due personaggi, collegati tra di loro da una sorta di elastico. Un gioco di spinte e spintarelle, inerzia e pesi morti fondamentali per arrivare ad affrontare con la giusta velocità ogni giro della morte e farsi salvare da dipartita certa quando uno dei due è sulla piattaforma e l'altro pronto a cadere nel baratro. In teoria, giusto ripeterlo, la faccenda poteva anche essere interessante. All'atto pratico il tutto si tramuta in un continuo, imperterrito e inamovibile senso di confusione, 'arricchito' da un sistema di controllo macchinoso e quindi tutt'altro che intuitivo. Visto e considerato che si arrivava da una serie (Sonic, ovvio) capace di utilizzare un solo pulsante per ogni interazione richiesta, è palese che lo scarto fosse spiazzante.

A migliorare la situazione non contribuisce di certo il design dei livelli, più spesso poco ispirati e sciatti piuttosto che il contrario. Oltre a presentare ambienti e scenografie già più volte sfruttati nei titoli del porcospino blu (e che continuano tuttora a essere spremuti senza pietà), si rivelano spesso e volentieri vuoti e senza carattere. Peccato, perché di passaggi comunque interessanti ce ne sono: quando si riesce a entrare in sintonia con l'idea di Chaotix succede anche d'inanellare momenti da veri acrobati del circo, andando a infilarsi in un ritmo di gioco forsennato che, molti anni dopo, sarebbe stato ripreso in parte da Sonic Rush e relativo seguito (Nintendo DS).

Ma la verità è che Chaotix era un tentativo a mezza strada tra la disperazione del non saper dove andare a parare, l'ingenuità di chi crede di poter fare tutto e il contrario di tutto e l'irresponsabilità di chi beve due litri di tequila prima di mettersi al volante. In una tale centrifuga di idee mezze sviluppate si perde anche la voglia di studiare i comportamenti e le caratteristiche dei vari comprimari selezionabili in veste di partner, ognuno con una sua specificità. Di Chaotix non si è più parlato dopo la tumulazione del 32X e sarebbe stato difficile ipotizzare il contrario.

[Zave]


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