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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Winter Challenge
Ballistic | Accolade | MindSpan
08 03 2010

Strano caso, questo. Da un lato i difetti di Winter Challenge sono così evidenti da farlo escludere da qualsiasi élite del Mega Drive. Dall'altro il progetto originario era talmente ambizioso, per i tempi, da non poter non far sopravvivere almeno una parte dell'impegno profuso dai programmatori. In somma: per Ballistic tentare una divagazione tridimensionale sul tema Olimpiadi Invernali era un'impresa decisamente fuori portata, soprattutto sul Mega Drive, ma non si può negare la buona volontà dei canadesi MindSpan e una conseguente dose di classe residua a favore del prodotto finale.

E a vedere i fotogrammi fissi di Winter Challenge si darebbe addirittura credito anche a qualcosa di più di una di una piccola dose di classe. Gli sprite dei personaggi sono buoni, i poligoni costruiscono ambienti plausibili e il contorno fornisce una sensazione di cura generale, con otto eventi, un 'training mode', multiplayer a turni e tanto di cerimonia di apertura e chiusura della Olimpiadi. Ma c'è sempre qualcosa che ruina la perfezione. Nello specifico: spingere il tasto Start. Mi ricordo che mio cognato si ostinò per una intera notte a voler vincere la gara di slalom, senza riuscirci. Ovviamente, perché per farlo si dovrebbe perlomeno capire dove cacchio si sta andando: argomento da non trattare nel caso di Winter Challenge, perché il frame rate da due frame al secondo non dà scampo al giocatore. Un momento tagli la traiettoria per entrare in una curva, un attimo dopo ti accorgi di un banco di neve spuntato dal nulla e l'attimo successivo ti ci infili dentro senza pietà. E se anche riesci a scampare, ci pensano poi i tempi attribuiti agli altri sciatori o bobisti ad annullare ogni speranza di vittoria.

Che poi questo alzi il livello della sfida è vero, ma è un fatto che dovrebbe accadere per altri motivi (che ne so, magari per una curva della difficoltà coerente). Eppure, come dicevamo, un minimo di fascino riesce a sopravvivere al crollo del frame rate e della fluidità. Per esempio nelle discipline dove la velocità è bassa, come il biathlon (fondo e tiro al bersaglio), o come quando la pista da percorrere è più delimitata, come nel bob e nel pattinaggio. Fatto sta che, vuoi per l'atmosfera ben ricreata, vuoi per la presentazione accurata, a me Winter Challenge sta ancora simpatico (si riesce a giocare, tutto sommato). La bontà del progetto d'altro canto si era vista anche nella convinzione con cui Ballistic si intestardì a riproporlo, due anni dopo, in occasione delle Olimpiadi di Barcellona e con un pacchetto di sport tutto diverso (anche se poi la pappa era per molti versi la stessa, con il ciclismo paro paro al pattinaggio su ghiaccio di Winter Challenge e la canoa identica allo slalom).

[NO1]


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