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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Sega Mega Drive
Out Run
Sega
29 06 2008

Ai tempi del Megadrive, Sega sapeva davvero il fatto suo. I suoi programmatori facevano faville, le sue conversioni da coin-op brillavano per accuratezza e qualità e, in buona sostanza, quasi tutto ciò che usciva dagli uffici della softco nipponica era destinato a stupire e gratificare il pubblico pagante. Sega, tra l'altro, non aveva ancora acquisito il deprecabile difetto di far tutto in fretta e furia, tanto per far cassa, ed era nella posizione di potersi prendere tutto il tempo necessario per fare le cose per bene. La versione Megadrive di Out Run, ad esempio, si rivelò relativamente tardiva, ma tutto il tempo investito da Sega nella realizzazione della conversione si dimostrò all'atto pratico decisamente ben speso...

Così come in sala giochi, infatti, anche sul Megadrive il popolarissimo Out Run era una vera e propria bomba. Il gameplay del coin-op era stato replicato alla perfezione, ed anche la realizzazione tecnica era a dir poco da urlo. La versione PC Engine, forse, era leggermente più fedele alla macchina da bar sotto alcuni aspetti secondari, ma ciò non toglieva assolutamente nulla alla conversione su Megadrive, la cui aderenza al gioco d'origine era comunque tale da lasciare senza parole.

La giocabilità senza orpelli di Out Run non poteva certo competere con quella delle simulazioni di guida che stavano iniziando ad affacciarsi sui computer dell'epoca, ma risultava senz'altro più immediata, più esaltante e, in definitiva, più divertente e foriera di maggiori soddisfazioni per gli amanti della velocità e del brivido. Sorpassi azzardati, saliscendi da brivido, paesaggi tanto belli da mozzare il fiato e temi musicali entrati di diritto nella storia dei videogiochi erano ciò che Out Run offriva all'utente, ed oggi come allora tutto ciò appare più che sufficiente, in barba alle simulazioni con mille parametri da sistemare prima di poter percorrere anche un solo metro di strada. Difetti? Uno solo, a voler essere proprio pignoli, ovvero il fatto che ai livelli di difficoltà bassi e medi il gioco opponeva pochissima resistenza all'avanzamento. Ma bastava impostare un livello medio-alto o alto, e la conversione tornava di nuovo ad essere assolutamente perfetta...

[Nyabot]


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