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Kotengu Kotengu abbandona di rado le sue amate montagne e i boschi che ha scelto di proteggere dall’umana sciagurataggine. E quando lo fa, è soltanto per recensire giochi giapponesi fino al midollo, ovvero incomprensibili ai più. Ma a noi va benissimo così.

Fujitsu FM-7
Punch Ball Mario Bros.
Hudson Soft | Nintendo | Masaaki Kikuta
16 12 2023

Al principio degli anni 80 i fratelli Mario e Luigi non erano ancora Super, ma erano già delle istituzioni. Il successo di Mario Bros. nelle sale giochi di tutto il mondo li aveva infatti portati sotto la luce dei riflettori con grande rapidità ed erano davvero pochi gli appassionati di videogiochi che potevano affermare in tutta sincerità di non gradire l'avventura sotterranea degli idraulici di casa Nintendo. Frenetico, avvincente, coriaceo al punto giusto e predisposto per essere affrontato da due giocatori in contemporanea: Mario Bros. era un prodotto praticamente perfetto e andare a toccarne i delicati meccanismi di base sarebbe stato probabilmente tanto controproducente quanto 'sacrilego'. Oppure no?

No, sorprendentemente. Punch Ball Mario Bros. va infatti a modificare profondamente le meccaniche dell'originale, pur mantenendone l'ambientazione e l'idea di fondo, e riesce nonostante questo a rivelarsi un titolo vincente. Conserva le piattaforme, gli avversari, il blocco centrale 'POW', i salti e la modalità per due giocatori di Mario Bros., ma elimina completamente la meccanica del ribaltamento dei nemici tramite un impatto dal basso ai danni delle mattonelle che stanno calpestando. Come si fa, allora, a mandare i pestiferi esserini infestanti a zampe all'aria per poi eliminarli con un sol tocco prima che tornino a testa in su? Con la 'punch ball' citata nel titolo, ovviamente. Mario e Luigi sono infatti dotati di una pallina che possono scagliare all'indirizzo degli avversari per tramortirli e toccarli senza perdere una vita, mandandoli così all'altro mondo.

La sfera non ha una gran gittata e rimbalza lungo il percorso, il che vuol dire che oltre all'abilità nei salti e nelle schivate è necessario anche un ottimo tempismo. Lanciare la palla al momento sbagliato e mancare il nemico può infatti rivelarsi letale, dal momento che il curioso arnese offensivo deve essere raccolto da terra prima di poter essere utilizzato nuovamente e ciò espone spesso a volentieri a incontri sin troppo ravvicinati con gli avversari. Come se ciò non bastasse, bisogna prestare attenzione al tubo posto alla base dello schermo (ed evitare di finirvi dentro), alle 'fiammelle' vaganti e alle piattaforme speciali che vengono introdotte man mano che si procede nell'avventura, come per esempio quelle mobili.

Il tutto funziona a meraviglia e si amalgama senza intoppi, contro ogni previsione, tanto che l'unico difetto imputabile a Punch Ball Mario Bros. non dipende dal gioco, bensì dalla macchina che lo ospita: si tratta della necessità di premere un tasto non utilizzato dal sistema di controllo per fermare l'avanzata di Mario e/o Luigi e dell'obbligo di ripristinarne il movimento dopo un salto pigiando nuovamente il relativo pulsante (destra o sinistra che sia) per via del modo in cui l'FM-7 gestisce la tastiera. Niente a cui non si possa fare ben presto l'abitudine, comunque, senza che il gioco ne risenta granché.

[Kotengu]


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