Gimmick! Special Edition [Sony PlayStation 4]

A.Rea. 21 : retrogaming e videogiochi dal 1996!

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Dopo una vita passata a eseguire proiezioni d’anca su ignari passanti e bambini capricciosi, un bel giorno Sanshiro ha iniziato a malmenare anche la tastiera del suo vetusto e malandato computer. Il risultato? Le sue recensioni su A.Rea. 21.

Sono fondamentalmente due i fattori per i quali Gimmick! (Mr. Gimmick! nelle gelide lande del Nord Europa) viene ricordato dai fan del Famicom e del NES: la rarità, con il conseguente prezzo esorbitante sul mercato del collezionismo, e la difficoltà. Il primo elemento deriva dall'uscita tardiva di Gimmick!, pubblicato quando il Famicom e il NES avevano ormai imboccato il viale del tramonto, e dalla ridottissima distribuzione delle cartucce, commercializzate solo in Giappone e nei Paesi scandinavi in quantità decisamente risicate. La difficoltà, invece, è del tutto voluta: gli sviluppatori di Sunsoft volevano mettere in piedi una sfida degna di tale nome per i giocatori che si erano fatti le ossa sul Famicom e/o sul NES lungo tutto l'arco dell'onorata carriera delle macchine Nintendo a 8 bit, senza che ciò sfociasse però nella scorrettezza. Gimmick! era 'semplicemente' un gioco per veri esperti, tutto qui.

Con questa riproposizione sulle console moderne, a ogni modo, Bitwave Games ha risolto in un sol colpo entrambi i suddetti argomenti di discussione. Il problema della rarità e quello del derivante costo della cartuccia possono infatti essere saltati a pié pari acquistando Gimmick! Special Edition dal negozio digitale del caso, premendo un pulsante sul controller o clickando con il tasto del mouse per due o al massimo tre volte e affrontando una spesa assolutamente ragionevole. Per quanto riguarda la diabolica difficoltà del gioco, non è ovviamente il caso di parlare di un difetto: chi vuole godersi Gimmick! senza ritrovarsi a strappar via intere ciocche di capelli dal cranio, però, potrà approfittare dei salvataggi e della possibilità di riavvolgere il gioco che gli sviluppatori hanno inserito in questa edizione speciale.

Cosa resta quindi di Gimmick! dopo averne mitigato l'irreperibilità, la targhetta del prezzo e la difficoltà? A ben vedere, resta quello di cui si dovrebbe davvero parlare quando si tira in ballo il gioco prodotto da Sunsoft, ovvero l'incredibile qualità dell'avventura. Gimmick! è infatti uno dei migliori titoli per Famicom/NES, sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che da quello della solidità delle meccaniche. Grafica e sonoro sono a dir poco eccellenti: i fondali sono puliti e dettagliati, gli sprite sprizzano simpatia da tutti i pori (anche quando sono chiamati a rappresentare nemici oggettivamente malvagi oltre ogni dire), i colori sono distribuiti con rara maestria e l'audio accompagna egregiamente l'avanzata del giocatore.

È in termini di giocabilità, però, che Gimmick! sfodera le sue carte migliori. Il design dei livelli è praticamente perfetto nella sua perfidia e richiede una perfetta maestria nel controllo di Yumetaro (sì, il protagonista si chiama così), mentre la necessità di utilizzare le stelline rimbalzanti che l'esserino verde è in grado di lanciare sia come arma offensiva che come mezzo per estendere la portata dei salti obbliga a sessioni di pratica tanto intense quanto soddisfacenti. Le armi secondarie, del resto, devono essere utilizzate con grande parsimonia e ciò lascia alle stelline un ruolo centrale; è intorno a loro, in fin dei conti, che ruota l'intera ossatura del gioco ed è quindi normale che al giocatore ne venga richiesta una completa conoscenza pratica. Non bisogna infine dimenticare i segreti sparsi all'interno di ogni livello, la cui scoperta costituisce tra l'altro l'unico modo per giungere al vero finale di un'avventura che avrebbe meritato di lasciare un segno ben più grande e vistoso nella storia dei videogiochi, e che adesso potrà finalmente essere recuperata in tutta comodità da parecchi giocatori.

[Sanshiro]