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Nyabot Nyabot è praticamente un fantasma, qualcuno della cui esistenza gli stessi redattori di A.Rea. 21 dubitano spesso e volentieri. Compare di tanto in tanto, recensisce qualcosa e poi svanisce di nuovo, probabilmente per tornare nelle tenebre da cui era improvvisamente spuntato. Se lo incontrate, non fidatevi della sua apparenza tenera e coccolosa: tiene sempre in serbo un'ascia da lanciare all'indirizzo dei curiosi...

Commodore 64
Shinobi
Virgin | Random Access | Simon Pick | Ned Langman
17 07 2014

La versione C64 di Shinobi impiega tutto il tempo concessole dal lungo caricamento da nastro per costruire grandi aspettative. L'immagine che accompagna il trasferimento dei dati dalla cassetta alla memoria è tanto semplice quanto elegante e il sottofondo sonoro offre una buona interpretazione del tema udibile nel primo livello dell'originale da sala. Una volta guadagnato finalmente l'accesso al gioco, però, non si può fare a meno di essere colpiti da un'assenza di grosso calibro, ovvero quella della musica. Il brano ascoltato nel corso del caricamento lascia infatti il posto al silenzio, rotto soltanto dagli effetti sonori.

Superato lo choc uditivo ci si rende anche conto che il sistema di controllo manca di quel pizzico di prontezza in più che lo avrebbe reso perfetto e che il buon Joe Musashi ha perso qualche animazione nel passaggio dalla sala giochi al Commodore 64. Ci sarebbe da ridire, poi, pure sui cambiamenti operati in materia di gestione dei contatti accidentali con la feccia nemica, che in fin dei conti modificano per certi versi l'approccio al gioco. La delusione sembrerebbe ormai dietro l'angolo, ma è proprio dopo aver mosso i primi traumatici passi che la verità si palesa in tutto il suo fulgore: Shinobi per C64 non è affatto un fallimento, bensì una conversione che ha quasi del miracoloso.

Le suddette omissioni grafiche e sonore non possono essere dimenticate, così come i già citati piccoli problemi dei comandi (forse cagionati in parte dal singolo pulsante di fuoco dei joystick per 64) e delle collisioni e l'aggressività curiosamente altalenante degli avversari, ma per il resto non si può fare a meno di meravigliarsi del lavoro svolto da Simon Pick e soci. La grafica, per esempio, compensa le animazioni tagliate e l'assenza di alcuni avversari con una notevole somiglianza a quella apprezzata nel coin-op, del quale vengono riproposte tanto le tinte sgargianti di alcuni scenari quanto quelle più cupe di altri. Gli sprite possono contare su un buon livello di dettaglio, i fondali generano la giusta atmosfera, i boss stupiscono per dimensioni e aderenza al materiale d'origine e il tutto fila via piuttosto liscio, a dispetto del carico posto sulle spalle del povero Commodore 64.

È in termini di contenuti, comunque, che Shinobi lascia davvero a bocca aperta. Praticamente tutti i livelli del coin-op vengono offerti sul C64, seppur con gradi variabili di fedeltà all'originale, ed è presente persino il popolarissimo quadro bonus in cui si osserva l'azione dagli occhi del protagonista e bisogna eliminare i ninja nemici tramite il lancio di letali shuriken. Il compromesso a cui bisogna sottostare è prevedibilmente il 'multiload' da cassetta, senza il quale Shinobi per C64 non avrebbe mai potuto aspirare all'integrità di cui può vantarsi, ma il sacrificio viene abbondantemente ricompensato e la fiducia riposta nell'adattamento (prima in fase di acquisto, poi durante il caricamento di cui s'è parlato in apertura) viene premiata nel migliore dei modi.

[Nyabot]


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