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Shrapnel Dopo aver fondato A.Rea. 21 insieme a NO1 e LH3CT, Shrapnel ha svolto il lavoro di mantenimento del sito fino alla chiusura dello stesso e ne ha poi curato la riapertura. Ha scritto su Super Console, Mega Console, Videogiochi e PSM, ha gestito per due anni e mezzo un negozio di videogiochi e ha lavorato come game designer e sceneggiatore su uno sparatutto per PC intitolato Steel Saviour. Ha inoltre scritto per un paio di riviste cartacee dedicate agli utenti iOS e macOS.

Sega Mega Drive
Street Fighter II Special Champion Edition
Capcom
21 10 2005

Si era all'inizio degli anni 90, ed erano tempi duri per i possessori di Megadrive con il pallino dei picchiaduro. La conversione per Super NES di Street Fighter II, infatti, stava letteralmente trainando al gran galoppo le vendite della console a 16 bit di casa Nintendo, avendo mostrato al mondo videogiocante le reali potenzialità del successore del NES - i cui utenti, quasi senza preavviso, si erano ritrovati tra capo e collo una conversione praticamente perfetta del gioco da bar più famoso e gettonato del momento. Ai fedelissimi del Megadrive, insomma, rimaneva unicamente il classico pugno di mosche, almeno fino al giorno in cui Capcom mostrò al pubblico le primissime immagini di Street Fighter II Special Champion Edition per Megadrive, ovvero una conversione riveduta e corretta di Street Fighter II Champion Edition a cui i programmatori nipponici avevano aggiunto numerose caratteristiche in esclusiva per il 16 bit Sega. La situazione si era quindi improvvisamente ribaltata, con la versione Super NES che si ritrovava ad interpretare il ruolo di antenata povera di quella per Megadrive...

Al momento della resa dei conti, ovvero subito dopo l'uscita di Street Fighter II Special Champion Edition, la superiorità di quest'ultimo fu in effetti innegabile. A dispetto della ridotta palette cromatica del Megadrive, rea di inficiare lievemente l'impatto grafico del gioco, Capcom era riuscita a controbilanciare le perdite nei colori con un maggior numero di frame di animazione ed un aggiornamento radicale nelle tinte di personaggi e fondali. Questi ultimi poi erano davvero stupefacenti, mentre la sezione audio si spingeva sino ai limiti delle possibilità tecniche del Megadrive. Street Fighter II Special Champion Edition, in sostanza, era un prodotto assolutamente eccezionale, soprattutto sotto il punto di vista della giocabilità (ulteriormente incrementata grazie all'adozione di un selettore di velocità, da tempo richiesto a gran voce dagli appassionati).

L'arrivo di Street Fighter II Special Champion Edition, per farla breve, finì per rimettere in discussione quelli che sembravano ormai i veri e propri punti cardine nella lotta tra Super NES e Megadrive. In un sol colpo, infatti, il 16 bit targato Sega aveva preso il comando nel settore dei picchiaduro, dimostrando anche di non avere poi questo gran numero di lacune grafiche come si era invece a lungo creduto. Veniva inoltre ribadita la superiore velocità del Megadrive, la cui conversione di Street Fighter II Special Champion Edition faceva sembrare Street Fighter II per Super NES terribilmente lento. In poche parole, Capcom aveva colpito ancora. E i possessori di Megadrive non poterono che gioirne e ringraziare...

[Shrapnel]


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