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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo Super NES
Bubsy in Claws Encounters of the Furred Kind
Accolade
28 12 2005

Bubsy ha tutto quanto un buon platform game deve avere: un motore grafico veloce, scorrimento fluido, livelli ben studiati, un ottimo repertorio di nemici e oggetti da individuare, molte aree nascoste, ottima fisica dei movimenti e risposta al joypad, gameplay bilanciato. Ha anche dalla sua una buona quota di qualità extra, considerate però indispensabili al genere, come le singole e molto numerose (quasi un record) sequenze di animazione ad ogni inevitabile decesso, la caratterizzazione del protagonista aspirante allo stardom (una lince rossa, apparentemente, e per di più alla ricerca di gomitoli di lana), un continuo richiamo al sense of humour à la Simpson e tutta una serie di trovate spettacolari a spezzare la struttura, molto tradizionale, del genere.

E' quindi evidente tutto il lavoro svolto ai tempi da Accolade (affidato a un team abbastanza piccolo, con a capo Cinthia Kirkpatrick e John Skeel), nel tentativo di creare una nuova stella che facesse, poi, da traino a tutta la compagnia, da sempre relegata un gradino sotto rispetto alle grandi major del divertimento videoludico. Come sappiamo, invece, il successo arrivò solo parzialmente per il povero Bubsy, accolto molto bene soprattutto negli States (dove le campagne di promozione non si contarono e dove perlomeno riuscì a raggiungere i primi posti della classifica di vendita, proprio nell'anno magico del Super Nintendo e del Genesis), ma abbastanza freddamente da tutte le altre parti. A distanza di anni non si riesce francamente a capirne il perché. Forse il passo del gioco, tendenzialmente placido e comunque non paragonabile alla intensità di uno qualsiasi dei Mario presenti sulle console Nintendo, come pure abbastanza distante dalla frenesia dei vari Sonic, finì per non convincere l'ortodossia allora imperante tra la stampa specializzata (strano come in un campo deputato al puro divertimento vengano guardate con sospetto le alternative al gusto comune). Oppure, più semplicemente, creare un videogioco e portarlo al successo resta una questione decisamente complicata (misteriosa, come le regole che governano, ad esempio, il buon andamento o la rovina di un negozio di videogiochi).

Di conseguenza: per motivi abbastanza marginali, probabilmente sfuggiti volontariamente dalla mente degli ideatori, come la mancanza di boss finali di una qualche consistenza o l'assenza di tecniche di attacco diversificate (probabilmente il gioco era stato concepito proprio così, anche per questioni di target, piuttosto leggerino dal punto di vista degli scontri diretti e più indirizzato verso l'esplorazione), Bubsy venne relegato nel limbo dello scarso interesse generale, con buona pace di una Accolade ormai dissanguata e inevitabilmente avviata verso il tramonto (ovvero l'assorbimento da parte di Infogrames).

Comunque sia, chiunque abbia amato i suddetti Sonic e Mario si troverà a proprio agio con Bubsy, grazie a un gameplay che miscela le caratteristiche dei due classici Sega e Nintendo (anche senza raggiungere, come dicevamo, le esasperazioni del gameplay dell'uno e dell'altro, Bubsy si ritrova comunque ad eliminare gli avversari col solito metodo del salto in testa e a tentare di completare i livelli entro il tempo limite con la sua velocità). Con cinque mondi da affrontare e sedici livelli molto lunghi e pieni zeppi di diramazioni e sorprese, l'esplorazione completa di Bubsy non diventa quasi mai monotona e garantisce anche una buona longevità (esiste anche un 2-player mode, alquanto limitato come possibilità di gestione). Il tutto viene condito da una grafica ultra dettagliata e colorata, con un parallasse esemplare e un impatto da vero cartoon (alla fine della fiera si può dire che sono state molto poche le produzioni a 16 bit alla sua altezza), come pure da una colonna sonora cristallina nella qualità audio e molto brillante come musiche ed effetti. Uno dei migliori prodotti dall'epoca d'oro dei platform, Bubsy è insomma uno di quei titoli finiti ingiustamente nel dimenticatoio ma ancora in grado di meravigliare un po' tutti, per impatto grafico e divertimento.

[NO1]


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