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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Nintendo Super NES
Inspector Gadget
Hudson Soft
04 06 2010

Inspector Gadget è fermamente inserito nella lunga pila di cartucce classificate come 'Solo un altro gioco platform'. Un 'Solo un altro gioco platform' contiene: 1. Grafica cartoon, carina, tendente al prepuberale, con un personaggio centrale immediatamente riconoscibile (vedi: tutti i derivati Disney, i tie-in di film e telefilm, le serie Warner Bros., ma anche tutti i titoli con le icone del marketing delle varie console). 2. Un sacco di power-up e di bonus piazzati nelle posizioni più stronze. In questo caso i power-up sono sotto forma di di gadget (non per niente: Inspector Gadget) che il nostro eroe utilizza per superare ostacoli e precipizi (frecce, ventose da lavandino, bracci estensibili, eliche, bombe ecc. ecc.). 3. Livelli che sembrano lineari, ma che poi si rivelano pieni di varianti e di ostinati boss di metà e fine livello. 4. Una precisa dose di motivi di interesse per attrarti anche quando pensi che non te ne frega più niente. 5. (attenzione, questo punto ha un paio di sottoclassi) Quando hai smesso di giocare, A: pensi di aver buttato via il tuo tempo; B: ti senti un imbecille, perché hai buttato via il tempo invece di fare qualcosa di più importante, tipo lavarti i calzini.

È tutto molto semplice e prevedibile, ma i 'Solo un altro platform' sono stati realizzati all'infinito, in una marea che nei primi anni novanta sembrava inarrestabile (e attenzione, cambiando l'ordine degli addendi la situazione non è che sia molto diversa al giorno d'oggi: le pile odierne di 'first person shooter' o di 'fitness training' sono altrettanto insopportabili). Ma, alla fine, la realtà è la realtà e un suo significato ce l'ha per forza. Se questi platform vendevano, un motivo ci doveva essere. Inspector Gadget, ai suoi tempi, aveva il suo bravo seguito e la sua parte, sul mercato USA, l'aveva fatta. Nello specifico: graficamente era al di sopra della media, nel bene (e nel male) rispecchiava tutte le caratteristiche sopra elencate, per un po' era divertente, emetteva simpatici suoni (anche se manca il tema centrale dei corrispondenti film, telefilm e cartoon show, non si sa perché) e sembrava estremamente attraente nel suo bel box cartonato pieno di foto e colori. Solo che, come molti suoi concorrenti, era buono ma non eccezionale (con qualche guaio di troppo nel sistema di controllo, per esempio), con l'aggravante di arrivare troppo tardi. Il che, in una situazione piena delle pile di cui sopra, era un peccato mortale. Nessuno vi vieta di ripescarlo per un paio di ore, comunque: abbiate però l'accortezza di rimetterlo dentro la fila, per poi dimenticarvene, forse per sempre.

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