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NO1 Imbarcato in tenera età su un cargo battente bandiera liberiana, NO1 ha sviluppato grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, e ai conseguenti contatti con numerose popolazioni indigene legate alle tradizioni, una smodata passione per l'antico. Passione che oggi riversa nel retrogaming, in particolare se targato Sega...

Sega Mega Drive
Worms
Ocean | Team 17 | East Point
15 05 2008

I vermi fanno schifo, un po' a tutti direi. Insomma, se si esclude David Perry (che ha visto entrare milioni di dollari in cassa grazie ad Earthworm Jim, ai tempi del Megadrive), non conosco nessun altro che vada di norma al di là della lombricoltura, dell'impalatura degli stessi sugli ami e degli esperimenti durante le ore di laboratorio di scienze. Il Team 17, invece, ha fatto qualcosa per dare un po' più di credibilità a questa negletta popolazione.

Ideato da Andy Davidson, Worms (vermi) può essere descritto al meglio come un ibrido tra Lemmings e Cannon Fodder, altri due classici della strategia a 16 bit. Uccidi o vieni ucciso è l'unica regola che conta mentre quattro squadre di simpatici invertebrati (non chiedetemi perché) si affrontano in azioni di guerra lungo scenari bidimensionali di tutti i tipi. Ciascuno dei quattro vermi in servizio ha a sua disposizione un intero arsenale (non richiedetemi perché: forse, ripensandoci, è solo una presa per il culo della guerra e della seriosità degli ambienti militari). Bazooka, granate, missili telecomandati, mine e Uzi vanno per la maggiore, ma non mancano attacchi aerei e accessori specifici come ganci e corde, necessari per ottenere il migliore piazzamento all'interno di livelli solo apparentemente lineari. Il vincitore alla fine sarà ovviamente quello che riuscirà a sopravvivere al massacro, cosa che comporta una certa abilità strategica e la capacità di reggere ai continui attacchi e di reagire di conseguenza.

Caos e leggera follia, come in un vecchio disco di Frank Zappa, possono non interessare tutti, ma di sicuro interessano me, e contribuiscono alla costruzione di un gioco particolare e di gran classe (tra l'altro Worms, come molti dei titoli del Team 17, è uno dei favoriti del comitato di A.Rea. 21). In assoluto, comunque, Worms è una delle cose migliori che si possa scegliere di fare in quattro, a parte il sesso sperimentale e il biliardino. Il multiplayer messo in piedi dal Team 17 non mostra cedimenti nemmeno a tredici anni dall'uscita primigenia per Amiga e nel suo campo va anche al di là del leggendario Bomberman. Quasi mi scordavo di dire che l'impianto grafico di Worms viaggia sul minimalista, in particolare in questa versione per Megadrive in cui le dimensioni dei piccoli protagonisti tendono ancora di più al piccolo. Chi se ne frega: in questo caso non conta sul serio. I travolgenti campionamenti vocali dei quattro commando (che esistevano in rete anche sotto forma di versioni personalizzate in dialetto...) sono stati anche loro forzatamente ridimensionati, pur restando su un livello accettabile. La cosa che conta davvero, invece, è che il gameplay di Worms - almeno quello - sia stato riportato decentemente su console. Forse meglio sul Sega che sul Nintendo, come risposta ai comandi, anche se il povero joypad del Megadrive non era certo in grado di fare le veci di un mouse. I soliti compromessi insomma, inevitabilmente presenti quando si trattava di convertire a partire da macchine decisamente diverse dalle console a 16 bit. Qui però la struttura di gioco è opera di un genio e non può comunque essere incrinata da nessun compromesso.

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